MotoGP Assen: "fulmine" Rossi torna in "pole". Pedrosa, Lorenzo, Stoner inseguono
Valentino Rossi non lascia niente di intentato per cercare di far suo il centesimo GP in carriera e detta la legge del più forte già in qualifica.
Un giro record/capolavoro (1’36.025) pitturato alla fine, dopo avere superato alcune difficoltà iniziali nel t 4 del tracciato e soprattutto dopo aver piegato le velleità di Stoner e Lorenzo prima, e di Pedrosa a fine turno. E’ il Rossi dei momenti migliori.
Due Yamaha in prima fila non fanno più notizia, a dimostrazione di un periodo di grazia che dura da molto tempo.
Caso mai è la Honda a “tuonare”, con un Pedrosa incurante dei suoi guai fisici e che pare davvero rimesso a nuovo, estremamente deciso e proficuo, secondo tempo con 1’36.110 davanti al connazionale Lorenzo (1’36.393), cui oggi non riesce il colpaccio.
Stoner ha cercato di bissare la pole del 2008, ma prima una imbarcata/jolli, poi anche il troppo traffico in pista, (il ducatista se l’è anche visibilmente presa con un … ritardatario …) non hanno permesso la performance desiderata. L’1’36.633 sembra “poca cosa” rispetto al tempo di Rossi ma quel che conta è il passo, notevole, che mette l’australiano in grado di competere per il podio domani in gara.
Torna Edward nei piani alti, quinto tempo (1’36.760) e soprattutto si rivede Capirossi, sesto (1.36.953) a chiudere la seconda fila con una Suzuki il cui motore nuovo promette faville.
Tant’è che subito dietro all’imolese troviamo il compagno di squadra Vermeulen, settimo tempo, (1’37.194), il primo pilota sopra l’1 e 36. A seguire Dovizioso, a corrente alternata, ottavo a oltre un secondo dal coequiper Pedrosa; quindi Toseland (1’37.323) a riprova, se ce ne fosse bisogno della bontà delle Yamaha.
Poi De Puniet, che non conferma l’exploit della prima giornata, e De Angelis, infine Kallio, Hayden, Melandri, Elias, tutti in grosse difficoltà. Per non parlare di Canepa, pure caduto, che sembra in lotta con la sua desmosedici.
Assen, lo confermano anche le belle qualifiche di oggi, resta il tempio del motociclismo. C’è solo da sperare che il tempo non tradisca.
Rossi tenterà la fuga. Ma Lorenzo, Stoner, e anche Pedrosa non glielo permetteranno. Se partono bene, anche Edwards e Capirossi morderanno, almeno per un po’, così come si attende una bella zampata di Dovizioso. Niente è scontato.