Solo Valentino Rossi, per 100 volte!

Di Massimo Falcioni
Pubblicato il 27 giu 2009
Solo Valentino Rossi, per 100 volte!


La corsa: modesta. Voto 6-. Passerà alla storia come la numero 100 di Rossi. Per il resto, bonaccia. Gara piatta, senza storia. Anche Assen tradisce? MotoGP crisi.

Rossi: 100. Voto 10 e lode. Traguardo raggiunto! Davanti a Valentino, per GP vinti, adesso rimane solo Agostini. Il super asso della super Yamaha (voto 10 e lode) “stravince”, torna a guidare la classifica da solo e ipoteca questo nuovo titolo mondiale. Giù il cappello.

Lorenzo: scudiero. Voto 10. Il maiorchino sciupa tutto con una partenza ko, ci prova contro un Rossi extraterrestre, poi tira i remi in barca e s’accontenta. Ci sta. Sesto podio stagionale. Per vincere, manca ancora “qualcosa”. Per dettare legge, c’è tempo.

Stoner: crisi. Voto 6. E’ il vero sconfitto della giornata. Gap di oltre 20 secondi da Rossi. Il terzo posto non basta più. Nemme i cinque podi. Così il titolo s’allontana. Aria di crisi. La Ducati (voto 6) in calo. Urge svolta. Non è facile. Perché Suppo parla di problemi fisici di Stoner? Confusione.

Edwards: presente. Voto 8. Un quarto posto che conferma il valore del “vecchio” texano e dimostra la competitività delle Yamaha. Colin agguanta Pedrosa in classifica.

Pedrosa e Dovizioso: ko. Voto 4. Debacle dei due ufficiali Honda (voto 8), entrambi a terra. Un altro titolo buttato. Tutto da rifare.

Vermeulen: recupero 1. Voto 7. Torna nella top five. Mette dietro il coequiper Capirossi. La Suzuki (voto 6) si rinnova ma non convince.

Toseland: recupero 2. Voto 7. Torna nella top six. E piega il gruppo dei “combattenti” De Puniet, Elias, Hayden, Capirossi, tutti sotto la sufficienza: grande impegno, ripetuti errori, grandi gap.

Kallio: sciupone. Voto 6. La grinta non basta e un buon risultato viene gettato alle ortiche con l’ultima caduta della serie. Comunque il finlandese almeno ci prova.

De Angelis, Melandri, Hayden. Penombra. Voto 5. Una rondine non fa primavera: qualche scaramuccia ed errori continui.

Gibernau e Canepa: notte. Voto 3. Il giovane ligure non si schioda dalla mediocrità. Pure il “vecchio” spagnolo.

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