Team Yamaha: quello che non avete visto in tv
Le prime due tappe del mondiale Superbike sono state talmente movimentate ed emozionanti che hanno catalizzato l’interesse totale della stampa e dei media di settore.
Ma sia in Qatar che a Phillip Island alcuni eventi curiosi si sono svolti in contemporanea alle gare, e vale la pena di parlarne brevemente.
Ci occupiamo oggi di quanto successo in casa Yamaha. Come avrete certamente visto, le R1 del team giapponese hanno cambiato livrea: cambiamento dovuto al nuovo sponsor Santander Consumer Bank, che per iniziare questo sodalizio col piede giusto ha pensato di seguire da molto vicino il debutto di Pitt e Haga sul circuito di Losail.
il direttore commerciale Pietro Vailati e il direttore credito Milo Marletto hanno seguito la gara dai box, facendosi trascinare dalla passione e dall’entusiasmo della Superbike.
Per l’intero weekend hanno messo da parte giacca e cravatta per calarsi nei panni del team Yamaha Motor Italia, vivendo a stretto contatto con tecnici e piloti.
“E’ stata un’esperienza decisamente positiva” ha commentato il dottor Marletto “siamo rimasti molto favorevolmente impressionati dall’organizzazione del team Yamaha Motor Italia e anche dal livello di competitività del Mondiale Superbike . Il viaggio in Qatar ci ha permesso di vivere questo grande evento sportivo da “dentro”, un’esperienza decisamente diversa che seguirlo in televisione. Abbiamo visto come lavora la squadra, abbiamo parlato con i piloti tra una gara e l’altra, scoprendo piacevolmente la loro simpatia e disponibilità. E poi le gare sono state magiche! Il nostro marchio Santander Consumer Bank ha debuttato in Superbike compiendo in testa alla gara 21 giri su un totale di 36 e ammirare le nostre moto al comando del gruppo è stato decisamente emozionante. Adesso speriamo di migliorare!”
Anche a Phillip Island le sorprese non sono mancate: Pitt ha infatti indossato un casco speciale, realizzato con la grafica bianco-blu resa celebre dal suo connazionale Wayne Gardner, campione del Mondo della 500 nel 1987.
Andrew ha anche posato per la foto ricordo insieme a Gardner.
Un evento speciale, stando a quanto dichiarato dallo stesso Pitt: “Quando ero un bambino facevo il tifo per Wayne che per me era una stella, ritrovarmelo accanto e indossare il suo casco gara è stato come toccare il cielo con un dito”.
E per finire una curiosità che farà felici tutti noi italiani, o almeno i fanatici della tradizione culinaria nostrana.
Paese che vai usanze che trovi…. Bè a quanto pare… no! Quelli della Yamaha Motor Italia credono fermamente che sia importantisimo disporre di una cucina sana e di qualità durante le trasferte.
E se per le gare europee non ci sono problemi (in quanto si porta appresso un’area ospitalità dotata di un ampio ristorante e di tutti i comfort) per quelle extraeuropee la disponibilità di mezzi è ridottissima.
Ciononostante nulla deve essere lasciato al caso, e così Yamaha si è dotati del miglior cuoco da corsa in circolazione, tale Karol Terruzzi, che anche in Qatar e Australia – lontanissimo da casa – non ha fatto mancare al team e agli ospiti i suoi manicaretti sfornati caldi caldi per pranzo e cena.
Pare che Karol abbia deliziato i presenti con una pasta con zucchine e gamberi che ha fatto venire l’acquolina in bocca a tutto il paddock di Losail. . manager di Santander compresi, c’è da scommettere!
via | Yamaha Racing