Test Bimota DB6 Delirio R, lasciatemi guidare!

Di Lorenzo Baroni
Pubblicato il 10 lug 2009
Test Bimota DB6 Delirio R, lasciatemi guidare!


È una delle più esclusive e ammirate moto della attuale produzione mondiale, curatissima nei dettagli e dotata tecnicamente, una moto che fa del suo look raffinato e personale il loro vero fiore all’occhiello di questa moto. La Bimota DB6 Delirio R cavalca il fenomeno e la moda dilagante delle moto nude, ma ne interpreta il concetto in chiave edonistica a tratti esagerata, estremizzandone la ricerca di personalità e l’aspetto estetico per molti aspetti degno di una scultura di arte moderna.

Non nasce per l’utilizzo in pista ma vanta soluzioni tecniche e ciclistiche superiori a quelle della maggior parte delle supersportive oggi sul mercato. Ma il suo abitat naturale resta la strada anche se poco si piega ad eventuali esigenze di comfort. La sua storia aziendale si lega ad un passato importante che porta oggi alla realizzazione di moto totalmente artigianli piccole opere d’arte moderna realizzate in serie limitata.

La Bimota Delirio arriva sul mercato nel 2006 ma da qualche mese è disponibile anche la versione R oggetto di questa prova, rivista e migliorata grazie a numerosi particolari si propone come una vera “special” su base Delirio. Con la versione R infatti la Delirio, già una delle naked più leggere della sua categoria, cala di altri 7kg, tutti eliminati nei punti “sensibili” e ben avvertibili nella guida.

Test Bimota DB6 Delirio R
Test Bimota DB6 Delirio R
Test Bimota DB6 Delirio R
Test Bimota DB6 Delirio R

Circa 5 kg spariscono solo con l’adozione dei nuovi cerchi forgiati in alluminio, mentre il resto è opera di convogliatori, fianchetti, coperchi cinghie, coperchio frizione, parafango anteriore, puntale e portatarga in fibra di carbonio. Di solito si tende ad aggiungere i cavalli ai nuovi modelli, ma non scordiamo che togliendo dei chili si ottengono moto più pronte in accelerazione, prestanti in frenata e godibili nella guida. Purtroppo però togliere peso è molto più costoso rispetto ad un aumento di potenza del motore. Sono necessari infatti materiali pregiati, lavorazioni complesse, lunghe e costose.

Ma Bimota non ama le mezze misure e questo modello è li a ricordarlo, con una DB6 Delirio che anche nella versione R mantiene sull’avantreno la massiccia Marzocchi da 50mm, su cui spiccano le pinze Brembo radiali, ora controllate da una pompa radiale della stessa Casa. Il reparto sospensioni è completato al retrotreno da un’unità Extreme Tech molto raffinata; della stessa casa l’ammortizzatore di sterzo a montaggio trasversale che arricchisce la visuale una volta in sella. La nuova strumentazione è davvero riuscita, e finalmente, possiamo dirlo è all’altezza del marcio Bimota, mentre il precedente cruscotto peccava in tecnologia ed estetica. Completa il quadro tecnico la nuova frizione antisaltellamento, che migliora ulteriormente il rigore della Delirio anche nelle staccate più decise.

Test Bimota DB6 Delirio R
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Test Bimota DB6 Delirio R

Andare in moto è un piacere… farlo con una moto che sembra essere un prolungamento del nostro corpo come la Delirio lo è ancora di più. Si perché quello che più di ogni altro aspetto ci colpisce una volta in sella alla Delirio è proprio la sua capacità di cucirsi attorno al suo pilota e di trasmettergli una enorme sensazione di controllo in ogni situazione. Tutto diventa così naturale e automatico, ogni manovra appare più facile e immediata del solito, basta un piccolo spostamento del corpo per modificare i pesi e la dinamica dell’intera moto. Merito in parte del suo peso limitato ma soprattutto di quote ciclistiche azzeccate, sospensioni efficaci e una disposizione delle masse concentrate intorno al baricentro e poco sviluppate in direzione trasversale.

La seduta è piuttosto stretta e pone il pilota letteralmente incastonato tra sella serbatoio e sella del passeggero senza la possibilità di arretrare o avanzare. Stupisce la stabilità del suo avantreno anche alle alte velocità, mentre da il meglio di se sulle strade tortuose, dove garantisce velocità di inserimento e percorrenza di curva molto elevate, mantenendo sempre ampi margini di correzione della traiettoria.

Eccellente la frenata mentre resta limitata la protezione aerodinamica, elevato il prezzo, però l’estetica e la cura dei particolari oltre all’esclusività del mezzo giustificano in buona parte il costo finale. Una volta in sella pochissime moto al mondo sanno essere più appaganti, esaltanti e coinvolgenti nella guida su strada.

Test Bimota DB6 Delirio R
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Piace
Guida dinamica e esaltante
Erogazione e consumi
Estetica conturbante

Non piace
Prezzo elevato
Limitato raggio di sterzo

Test Bimota DB6 Delirio R
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Scheda tecnica Bimota DB6 Delirio R
Motore: 2 cilindri a V trasversali a 4 tempi
cilindrata 1.078 cc
Alimentazione a iniezione elettronica, diametro corpi farfallati 45 mm
Cambio a sei marce
telaio misto a traliccio e piastre in alluminio
sospensione anteriore, forcella rovesciata Marzocchi da 50 mm
Pneumatici: anteriore 120/70-ZR17, posteriore 180/55-ZR17
Interasse 1.430
Peso a secco 173 kg
potenza 69 kW (95 CV) a 7.000 giri
coppia 102,2 Nm (10,5 kgm) a 5.500 giri
Prezzo: 21.840 euro

Le foto estreme sono state scattate su una strada chiusa al traffico.

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