"Concours d'elegance" al Motorcycle Hall of Fame Museum
Sono anni che vi promettete di sistemare quel “catorcio” parcheggiato in garage ma proprio non vi volete decidere?
E’ giunta l’ora di ripulirlo dalle ragnatele e tirarlo a lucido per la festa.
Il Motorcycle Hall of Fame Museum ha infatti invitato ufficialmente i collezionisti, i restauratori e tutti gli appassionati di due ruote d’annata a presentare le proprie candidature per partecipare alla più grande esibizione del mondo di moto d’epoca.
Il Museo, che ha sede in Ohio, organizza per il 7 ottobre prossimo il quinto “Concours d’Elegance”, competizione a premi riservata esclusivamente alle più belle moto d’epoca del mondo, senza distinzione di marca o periodo.
L’anno scorso erano 100 le moto in gara e la vittoria è andata a Ron Mousouris, che ha presentato una Honda Benly JC57 del 1957 (un modello realizzato esclusivamente per il mercato giapponese).
Mousouris ha impiegato oltre tre anni per restaurare la moto.
Ma la cura e il tempo impiegati non sono l’unico criterio discriminante per la giuria, che ha premiato anche molti modelli ‘originali’, il cui unico merito era quello di essere stati preservati pressoché intatti.
La passione per le moto, la loro cura e il rispetto per la loro storia, sono i (lodevoli) principi alla base dell’idea stessa della manifestazione.
Lo scorso anno la giuria ha invitato a prtecipare al concorso tale Anthony Paluch, che ha presentato una BMW R75WH del 1942.
Si tratta di un sidecar che ha probabilmente preso parte alla seconda guerra mondiale, abbandonato in Cecoslovacchia e più tardi trasferito in Canada da un tedesco che l’aveva sistemata alla bell’e meglio.
Paluch l’ha comprata tramite un’asta su Ebay e ha portato a termine il lavoro di restauro, riportando il sidecar al suo aspetto originale (con tanto di borse in dotazione all’esercito e fori di proiettile sul lato sinistro!).
Insomma, la manifestazione si prospetta davvero curiosa…
Per chiunque fosse interessato, le candidature potranno pervenire fino al 15 agosto 2006.
Informazioni dettagliate sul sito ufficiale del museo.
via | Rubbermag