Il Ducati Marlboro Team a Donington per la 4a gara in cinque settimane. Stoner ed Hayden sperano nelle bel tempo

Di pinkybiker
Pubblicato il 22 lug 2009
Il Ducati Marlboro Team a Donington per la 4a gara in cinque settimane. Stoner ed Hayden sperano nelle bel tempo


Con il Gran Premio d’Inghilterra in programma domenica prossima, per i team e i piloti della MotoGP si conclude un vero e proprio “tour de force” di quattro gare in cinque settimane e si chiude allo stesso tempo un capitolo importante per il Circuito di Donington Park che, dopo aver ospitato le ultime 22 edizioni del Gran Premio d’Inghilterra dal 1987 ad oggi, dal 2010 ripasserà il testimone al circuito di Silverstone, già sede di dieci appuntamenti dal 1977 al 1986.

Il Ducati Marlboro Team, che nelle ultime gare ha lavorato molto per migliorare la GP9 facendo ottimi progressi, spera di ottenere un buon risultato su una pista dove negli ultimi due anni ha vinto, e confida nei propri due piloti Casey Stoner e Nicky Hayden, caparbi e determinati a trarre comunque il meglio da ogni situazione.

Casey Stoner è stato particolarmente sfortunato ad incappare in un momento di difficoltà fisica proprio in una delle fasi più intense della stagione ma, con grande forza di volontà, ha limitato i danni salendo sul podio due volte e arrivando due volte quarto: l’australiano spera adesso di poter lottare più efficacemente con i piloti di testa.

Nicky Hayden, che ha lavorato instancabilmente con la sua squadra fino a fare evidenti progressi nell’affiatamento con la sua GP9, dopo la gara tedesca in cui ha raccolto molto meno di quello che avrebbe voluto, non vede l’ora di tornare in pista a Donington.

LIVIO SUPPO, Direttore del Progetto MotoGP
Abbiamo ottimi ricordi a Donington e ci dispiace un po’ che sia l’ultima volta in cui correremo in questo bellissimo Circuito: la GP9 ha fatto degli ottimi progressi a partire soprattutto da Barcellona e adesso speriamo che si possa iniziare a raccogliere i frutti di questo lavoro, visto che le ultime gare sono state un po’ con alti e bassi.

Di positivo sicuramente un netto miglioramento delle prestazioni di Nicky ed il fatto che Casey sia riuscito a limitare i danni in condizioni fisiche non ottimali; di negativo che non saliamo sul podio da due gare e che Nicky ha raccolto molto meno di quanto avrebbe potuto in Germania, viste le ottime prove che aveva disputato”.

CASEY STONER: “Al Sachsenring abbiamo fatto il massimo di quello che si poteva fare e adesso aspetto la prossima gara a Donington più fiducioso; la cosa migliore per noi sarebbe trovare un clima ed una temperatura simili a quelle che abbiamo trovato in Germania, perchè penso che quelle siano state condizioni che hanno giocato a mio favore, così come la pista, con alcune belle curve lunghe dove riuscivo a rilassarmi un po’ in sella.

Sarei proprio contento se Donington mi regalasse un altro week-end con temperature accettabili: la pista non è mai stata una delle mie preferite ma vi ho ottenuto dei buoni risultati; la prima parte è davvero impegnativa, giù lungo la sezione delle curve Craner, e poi su verso l’Old Hairpin… ma in realtà è la parte più lenta quella dove puoi fare più sorpassi.

La moto in queste ultime gare è andata davvero bene, anche se un po’ più di trazione ci farebbe comodo; non ci resta che aspettare e vedere come si mettono le cose, e in ogni caso, cercare di portare a casa più punti possibile”.

NICKY HAYDEN: “A Donington non ho mai ottenuto risultati eccezionali ma non vedo l’ora che arrivi il momento di tornare in pista perché non sono soddisfatto di come è andata l’ultima gara, dopo le prove molto positive che avevamo fatto: la mia moto è molto stabile in frenata, una cosa che dovrebbe essere molto redditizia su questa pista.

E’ da un po’ che le cose vanno sempre meglio, mi diverto: la scorsa settimana per la prima volta sono stato a lungo davanti in prova e vedere che il “P 1” continuava a non cambiare sulla mia lavagna mi ha dato una bella carica; vedremo che tempo troveremo perché a Donington puoi aspettarti di tutto e le condizioni della pista sono influenzate parecchio da quelle atmosferiche”.

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