Alvaro Bautista: "Grazie Aspar, ma scelgo la Suzuki"

Di Gianni C.
Pubblicato il 21 ago 2009
Alvaro Bautista:


Niente Ducati Aspar. Alvaro Bautista, uno dei più quotati piloti della quarto di litro, ha deciso di rifiutare l’offerta del Team Manager Jorge Martinez per approdare in Suzuki dove l’attende una GSV-R Factory nuova di zecca.

Il talento di Talavera de la Reina, attualmente in lizza per il titolo iridato nella 250, ha rilasciato un’interessantissima intervista ai microfoni di motogp.com.

D: Álvaro, raccontaci la tua decisione di optare per Suzuki per il salto nella classe regina.
R: Come sapete tutti, ci sono state molte voci riguardanti il mio futuro, ma alla fine i progetti più chiari e concreti erano quelli di Aspar e di Suzuki. Ovviamente, aspettavamo che Jorge ci spiegasse il suo progetto, perché mi trovo alla perfezione con questo team. Tra Inghilterra e Rep.Ceca ho valutato con attenzione i pro e i contro ed è stata una decisione abbastanza difficile, ma optare per Suzuki vuol dire scegliere una scuderia ufficiale e credo che sportivamente parlando era quello che volevo.

D:Come è stata presa questa decisione dal team Aspar?
R:È stata accettata, ma non condivisa! Jorge voleva che fossi il suo pilota, e dopo 4 anni tra 125 e 250 è un peccato non poter proseguire insieme in MotoGP, ma credo che la scelta che ho fatto sia quella giusta per me. Jorge è una grande persona, tutti sono molto professionali e rispettano la mia decisione

D:Quali aspettative hai in Suzuki, considerando tra l’altro che Loris Capirossi ti ha già fatto i complimenti?
R: Sinceramente, non mi sono ancora posto questa domanda, voglio concentrarmi nel lavoro di quest’anno. So che sarà tutto nuovo: un team nuovo, con persone con cui non ho mai lavorato, e la maggioranza di queste inglesi. Io arrivo da un team quasi completamente italo-spagnolo e credo che il cambio sarà abbastanza importante e la moto ovviamente sarà completamente diversa… Se Capirossi sarà il mio compagno di squadra sarà un grande aiuto perché è un pilota italiano, con un carattere come il mio, simpatico e con molta esperienza. Credo che potrei imparare molto da lui.

D: Tornando a questa stagione, credi che il campionato 250 sia per 2,3,4 o 5 piloti?
R: Credo che il titolo si deciderà tra i primi tre ovvero io, Aoyama e Simoncelli, perché Aoyama è un pilota molto regolare che va sempre a punti e al momento è l’unico che non ha mai sbagliato in tutto il Campionato. Simoncelli è un pilota molto aggressivo e veloce, ma quest’anno è un po’ irregolare. Recupera molti punti in una gara e ne perde altrettanti in un’altra.

D: Vincerai tu a Indianapolis dopo le recenti vittorie dei tuoi due avversari più ostici?
R: Credo che sia meglio concentrarsi nel lavoro e pensare che non sarà facile. Se si può vincere perfetto, ma credo che la cosa più importante sia continuare a recuperare punti. Indianápolis è un circuito strano, diverso da tutti gli altri. Staremo a vedere!

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