Confederate B91 wraith

Di omino
Pubblicato il 27 lug 2005
Confederate B91 wraith



Lei robot.
Questa moto è un’espressione meccanica esagerata, estremista.
Ma è anche un concentrato di particolari ammiccanti, sexy, sospesi tra l’estremo tecnologico e quello scenografico.
Per guidarla serve un fisico atletico, snello, un pò per poterla agilmente domare, un pò per non sfigurare, al cospetto di una cavalcatura così tirata.
La confederate B91 wraith è dominata da una forcella che le conferisce un’immagine cibernetica, ispirata a quella dream-machine che è la Britten V1000, della quale condivide l’esigenza di portare il motore il più avanti possibile.

A integrare il bicilindrivo a V di 45° fornito dalla Revolution Performance nella cilcistica, ci pensa un tubone curvo di carbonio di circa 14 cm. di diametro (fa anche da serbatio), che va a inghiottire il fulcro del mono-ammortizzatore e di lì, si innesta nel forcellone monobraccio fuso in pezzo unico in lega d’alluminio.
Una pellaccia di alluminio nero riveste il cortissimo terminale di scarico, formando una succulenta e pulitissima culla sotto il motore.
La componentistica è scelta con cura, dai freni Spiegler davanti (monodisco) e Brembo dietro, ai led che alimentano i micro-fari, posizionati tra le lame della forcella, alle bellissime ruote in allumino Marchesini, su cui monta una gommatura Metzeler, da 120 davanti e da 180, dietro.
Modernissima bobber, la Wraith sembra una goduria anche da guidare, il motore pompa circa 125 cv a 7.200 giri, in grado di far ammattire per bene la ciclistica di una moto che non batte record di leggerezza, ma è comunque un peso mosca: 185 Kg. a secco.
Pronta per le consegne a ottobre, la Wraith richiede la bella sommetta di circa 52.000,00 $, che se non sono pochi, sono sempre meno dei circa 62.000,00 $ che costa la sorella F113 HellCat, bobber più tradizionale, ma ugualmente intrigante.

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