Kawasaki World SBK Racing Team: la parola al proprietario Paul Bird

Di Marco F.
Pubblicato il 17 set 2009
Kawasaki World SBK Racing Team: la parola al proprietario Paul Bird

L’avventura del Kawasaki World Superbike Racing Team nel mondiale 2009 ha un indiscusso protagonista, Paul Bird, proprietario del team con base in Inghilterra. Bird, ex pilota di motocross, ha cominciato l’avventura delle corse su strada a metà degli anni 90: “ho cominciato aiutando John McGuiness e Steve Patrickson nel 1996″, rivela Paul.

“Ero un pilota di motocross, ma quando mi ruppi la gamba persi tutto l’entusiasmo. Ho cominciato a vedere alcuni compagni che correvano su strada e mi è piaciuto. Nel 1996 ho capito che volevo costruire un mio team personale.” Bird può vantarsi di aver vinto con un suo team nella classe 250cc inglese, nel TT, e nella British Superbikes, senza contare due vittorie come wild card nel mondiale Superbike.

Dopo la British SBK, Bird ha iniziato a correre nel mondiale delle derivate, nel 2008, con una Honda privata: “Siamo passati alla Superbike nel 2008 per rimanerci un anno. Pensavo di tornare a guidare la mia auto da rally nel 2009, per divertirmi!” Ma la tentazione di correre con un team ufficiale è stata troppo grande.

“E’ stata una grande opportunità per noi; lo stimolo più forte è fare sempre meglio, e lo stiamo già facendo, ogni settimana miglioriamo. Solo qualche volta non abbiamo avuto fortuna. Questo è un grande progetto e dobbiamo fare il massimo per andare avanti. Dobbiamo rimanere concentrati, facendo progressi ogni settimana; ogni volta che rendiamo la moto più facile da guidare i piloti sono molto più contenti.”

“Penso che siamo molto più determinati di tutti gli altri – confessa Bird – i ragazzi che lavorano per noi vivono per le corse e sono con me da tanto tempo. Vogliamo vincere ma è difficile ambientarsi in WSB, la qualità dei piloti, delle moto e dei team è altissima. Ora come ora arrivare tra i primi dieci è davvero un ottimo risultato, è molto più difficile che in passato, quando bisognava entrare nei primi 6 per contare qualcosa.

“Il rapporto con Kawasaki è fantastico, siamo un piccolo team ma in continua crescita. Abbiamo investito molto nelle strutture, a dimostrazione del fatto che pensiamo al futuro. Kawasaki ci darà una mano per facilitare il nostro sviluppo.”

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