WSBK: a Imola sarà di nuovo Spies contro Haga?
Era appena il 2006 ma sembrano passati 10 anni, un’epoca. Sul “vecchio” Enzo e Dino Ferrari, la Superbike regalava agli appassionati un altro week end di emozioni vere, con Troy Bayliss sul gradino più alto del podio ed il secondo titolo iridato che andava ad arricchire la bacheca personale dell’australiano e quella satura di coppe di casa Ducati.
Dopo soli 3 anni tutto (o quasi) è cambiato nel circus delle derivate. Via Bayliss a contendersi il mondiale ci sono la vecchia volpe Noriyuki Haga (Ducati Xerox) e l’astro nascente del motociclismo Ben Spies (Yamaha WSB) che conduce in classifica generale con 18 punti di vantaggio sul giapponese.
Ma per la gara di domenica attenti al velocissimo Michel Fabrizio, primo nei test estivi lo scorso luglio, a Max Biaggi (auguriii!), vincitore a Brno e al britannico Jonathan Rea (Honda Ten Kate) che al Nurburgring a confermato quanto di buono fatto vedere nel 2009 bissando il successo ottenuto a Misano Adriatico.
Tanti gli outsider, o presunti tali, che potrebbero sbancare Imola: la consistente crescita tecnica della Honda rilancia l’ex MotoGP Carlos Checa (tre podi nelle ultime quattro gare) ed un Leon Haslam che di diritto passa da promessa a pilota “vero” delle derivate.
Cresce la BMW con un Troy Corser che comincia ad affacciarsi con continuità ai quartieri alti: stentano ancora la Suzuki, orfana di Neukirchner ed in pista con Kagayama e Muggeridge, e la Kawasaki a caccia di un piazzamento nella top ten con Makoto Tamada e Broc Parkes.
In Supersport è ancora battaglia tra lo stratosferico Cal Crutchlow (Yamaha) ed il nordirlandese Eugene Laverty (Honda) separati in classifica generale da 22 punti a 3 round dalla fine del campionato. Nella Superstock 1000 Xavier Simeon precede di 40 punti Claudio Corti mentre in 600 sono Danilo Petrucci (Yamaha), Vincent Lonbois (Yamaha), Gino Rea (Honda) e Marco Bussolotti (Yamaha) a contendersi la vittoria finale.