Motoblog all'Estoril: vita da Paddock - Parte 1
Motoblog all’Estoril (in collaborazione con il Team Fiat Yamaha e Fiatontheweb) è stato protagonista per un’intero weekend della vera e propria sostanza della MotoGP, una piccola tessera dell’enorme mosaico che ogni anno mette in pista le moto più tecnologiche e veloci del mondo, guidate dai più talentuosi (e pagati) del motociclismo. E’ giusto quindi offrirvi un resoconto di quella che è “l’ordinaria vita straordinaria” di chi lavora e porta avanti la baracca del circus.
L’arrivo in circuito è stato come quello di qualsiasi tifoso o appassionato… la visuale esterna degli spalti dell’Estoril e il profumo acre della miscela nell’aria, mostravano il lato più periferico del campionato, ma da lì a breve i colori sgargianti dei cappellini dei tifosi e l’aria di festa, avrebbero lasciato spazio, una volta entrati nei box e nel paddock, da facce contratte, espressioni serie e gente che lavora alacremente.
L’hospitality del Fiat Yamaha Team è l’angolo di relax in un mondo che corre velocissimo anche fuori dalla pista, l’occhio del ciclone MotoGP nel quale le pubbliche relazioni costituiscono l’attività più importante: personaggi, stampa, sponsor, passano tutti da lì, per un incontro di lavoro o una semplice chiaccherata, che è comunque sempre finalizzata a qualcosa d’importante.
Dietro questa piccola oasi di relax e diplomazia, c’è invece la parte più fisica, quella del box. Far parte delle attività frenetiche dei tecnici e dei piloti, soprattutto nel pregara, è davvero pericoloso… Il lavoro in pit lane è una macchina precisa e infallibile: negli occhi di tutti c’è concentrazione e professionalità, e le presenze esterne non sono mai particolarmente piacevoli. Quel che si può fare in questi casi è fare il nostro lavoro, non metterci in mezzo ai piedi e lasciare che gli ingranaggi continuino a incastrarsi perfettamente. Il minimo errore e distrazione, potrebbe mandare all’aria il lavoro di un’intero weekend, e tutti nell’ambiente lo sanno bene.
In mezzo alle due realtà opposte (ma strettamente relazionate) di box e hospitality, ci sono gli uffici mobili e i motorhome dei piloti, centri nevralgici per la giusta elaborazione di tattiche e concentrazione per la gara. I piloti studiano assieme ai loro tecnici, confrontano dati, si chiudono in se stessi per trovare la massima motivazione e condizione psicologica. Sono anche i piccoli santuari dei tifosi, che si accalcano di fronte ai camion in attesa di un autografo o di una foto con il loro pilota preferito.
Un’unica realtà, quella di un team, separata in tre attività distinte e fortemente differenti, relazionate indissolubilmente per creare una squadra vincente sotto tutti i punti di vista. Nella prossima parte vi parlerò di quella che è la parte che forse più incuriosisce gli appassionati di Moto-gossip: il weekend di gara dei piloti leader del mondiale, Valentino Rossi e Jorge Lorenzo.