Dani Pedrosa: "Stabilità della moto, il nostro tallone d'Achille"

Di Gianni C.
Pubblicato il 20 nov 2009
Dani Pedrosa:


Una stagione davvero travagliata per Dani Pedrosa quella che si è appena conclusa. L’incidente nel corso dei test in Qatar e le difficoltà nell’adattarsi alla nuova RC212V, hanno tagliato fuori in pratica da subito il pilota Honda dalla lotta al titolo.

Nonostante tutto lo spagnolo è riuscito a salire sul podio per ben 11 volte su 17 gare disputate, 2 delle quali (Laguna Seca e Valencia) sul gradino più alto. Il “fantino” di Sabadell cerca di mettersi alle spalle l’anno appena concluso per volgere lo sguardo ai test invernali e al futuro campionato.

“Il mondiale 2009 è finito e non voglio più pensare a quanto di brutto è accaduto. Bisogna prepararsi al meglio alla prossima stagione cominciando a lavorare in vista dei prossimi test.” – ha dichiarato Dani – “La vittoria di Valencia è stata molto importante anche se quella di Laguna Seca è stata davvero indimenticabile su quel circuito e in un momento difficile per noi.”

La maturità di un pilota sta anche nel fare tesoro delle esperienze negative: “Ho imparato che bisogna essere lì, bisogna continuare a lottare. Se ci si arrende non si possono raggiungere traguardi importanti. Anche quando la fortuna sembra averti voltato le spalle devi rialzarti e combattere”.

Ma cosa pensa Pedrosa di un eventuale ritorno alle 990 cc ? “Il 2006 è stato il mio primo anno in MotoGP e l’ultimo per le 990 cc. Le moto erano molto diverse da quelle odierne e sicuramente molto più divertenti da guidare. Ora ci sono un sacco di regolazioni elettroniche. Tornare alle 990 cc per me è solo un bene”

La nuova RC212V in versione 2010, le impressioni dopo i primi test di Valencia: “Il nostro obiettivo principale è quello di migliorare la stabilità della moto in frenata e in entrata di curva perché è lì che il nostro tallone d’Achille. Il motore che abbiamo è potente e ha una buona erogazione quindi dal quel punto di vista non abbiamo bisogno di ulteriori miglioramenti. Per quanto riguarda il telaio il discorso è diverso. Nei prossimi test in Malesia, viste le caratteristiche del tracciato, sarà più facile capire a che punto siamo”.

I primi chilometri con le Öhlins: “In generale l’approccio è stato positivo. Il lunedì ed il martedì dopo il Gran Premio sono state giornate complicate, non siamo riusciti a trovare il giusto set up iniziale e ad essere veloci. Ma il mercoledì abbiamo fatto notevoli progressi migliorando significativamente i nostri tempi e trovando maggiore stabilità in sella.”

Niente moto (perlomeno MotoGP) fino al prossimo febbraio. Dura per un purosangue delle due ruote come Daniel: “Trascorrerò questi tre mesi insieme ai miei amici e alla mia famiglia, riposo e sano divertimento. E’ importante staccare la spina dopo una stagione così stressante. In ogni caso non trascurerò la forma fisica. In fin dei conti il 2010 non è poi così lontano…”

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