Davide Tardozzi, "Non avevo più stimoli". Michel Fabrizio, "Pronto a raccogliere l'eredità di Biaggi"

Di Gianni C.
Pubblicato il 24 nov 2009
Davide Tardozzi,

Serata di festa all’Art Cafè di Roma. All’evento, organizzato dal DesmoDromiClub Roma, in collaborazione con il Fans Club ufficiale di Michel Fabrizio e Romanelli Ducati, hanno partecipato nomi importanti delle due ruote.

Presenti, oltre al pilota capitolino, Davide Tardozzi, l’ex centauro della Rossa di Borgo Panigale Giancarlo Falappa e Paolo Ciabatti, in rappresentanza di Infront Motor Sport. L’ex team manager Ducati ha precisato i motivi del suo addio alle derivate. “Dopo vent’anni sentivo che era arrivato il momento di staccare”. – ribadisce con un velo di tristezza.

“Quando non si hanno più stimoli diventa difficile fare sempre le stesse cose tutti i giorni e per anni. Ritengo però che in Ducati ci siano tutti i presupposti per continuare a far bene. Vi garantisco che la decisione di Suppo di lasciare la MotoGP è stata solo una semplice coincidenza. Non ambisco a sostituirlo nel motomondiale”

Tanti bei ricordi, tantissimi i trofei conquistati: “La prima soddisfazione grande è sicuramente la vittoria di Fogarty nel ‘98. La seconda e la terza le dedicherei invece ai trionfi di Bayliss nel 2001 e nel 2008. Momenti difficili? Nelle competizione se ne incontrano ogni giorno… Per come è andata a finire quest’anno non credo che Haga abbia particolari responsabilità. E’ vero, ha commesso un errore alla fine però anche Spies ne ha fatti all’inizio. Diciamo che è stato un bellissimo duello e l’ha comunque spuntata un grande pilota”.

Dopo il terzo posto iridato ed i successi di una stagione intensa, Uragano Michel lancia la sfida al compagno di squadra ed ai rivali della Superbike in vist del mondiale 2010: “Il prossimo anno partiamo per vincere. Che voto darei alla mia stagione? Mah, diciamo un sette. E’ andata bene ma ho avuto ancora troppi alti e bassi che mi hanno impedito di inserirmi nella lotta per il titolo. Con il trascorrere dei gran premi ho acquisito maggiore convinzione e consapevolezza delle mie possibilità, un bagaglio di esperienza importante per il futuro”.

Fabrizio non risparmia una frecciatina al collega, concittadino dell’Aprilia Max Biaggi: “Beh, diciamo che come italiano e come romano mi sento pronto per raccogliere un’eredità del genere. Se non sbaglio quest’anno gli sono già finito davanti…”

via | RacerGP

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