Test Aprilia RSV4 R - 1a parte
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Giornata soleggiata all’Estoril per un test approfondito della versione stradale della RSV4, la RSV4 R. Una moto che sull’onda della sorella RSV4 Factory continua a riscrivere molti dei riferimenti ciclistici e di guida finora acquistiti in merito alle moderne supersportive stradali.
Ciò che colpisce è il sound e la spinta ai medi e bassi regimi, rabbiosa e progressiva, unita a doti ciclistiche da prima della classe. Se molte sportive hanno ormai raggiunto livelli tecnici e di rendimento elevatissimi, sulla Aprilia RSV4 R si avverte chiara e netta da subito la sensazione di guidare una vera moto da corsa.
Corta e reattiva come e forse più delle migliori 600 quattro cilindri, immediata e a tratti secca nelle reazioni proprio come una perfetta moto da gara. Perchè se oltre al tempo sul giro vogliamo anche una moto capace di emozionare e trasmettere sensazioni dirette, senza filtro e che colpiscono come un pungo l’anima del suo pilota, bhé la RSV4 R sembra decisamente in pole position in quanto a regalare emozioni.
Il motore è lo stesso della versione Factory eccezion fatta per le trombette di aspirazione, che non sono più a lunghezza variabile ma utilzzano dei cornetti fissi. La lunghezza prescelta è una via di mezzo tra quelli lunghi e quelli corti (un pò più vicina a quelli corti). Il risultato è un motore che mantiene invariata la potenza massima erogata sempre a 12.500 giri e l’unica differenza legata a questa scelta è un allungo leggermente minore, vale a dire che dopo aver raggiunto il valore di potenza massima il motore della R tende “a calare” più rapidamente nei 2.000 giri di allungo restanti.
Non ci sono poi le regolazioni sul telaio della posizione del motore, l’altezza del perno del forcellone e la possibilità di variare l’angolo del cannotto di sterzo. Regolazioni, queste, di cui anche molti e validissimi piloti facevano fatica ad avvalersi nell’utilizzo in pista (sia perchè non è facile valutare la necessità di questi interventi e saperla miscelare con l’equilibrio della ciclistica, sia perchè il potenziale della moto con le regolazioni preimpostate di serie è già talmente elevato e difficile da sfruttare che raramente si può volere dell’altro).
Il prezzo infine sembra davvero concorrenziale con 16.000€ si ha il piacere di guidare una moto da corsa come ce ne sono poche, unita a quel gusto del tutto particolare di utilizzare un V4 dalla personalità quanto meno “esuberante”! Tutti i dettali del test nelle prossime pagine di Motoblog. Per ora da Estoril è tutto… e non mi resta che chiedervi “Cosa vorreste sapere nel dettaglio sulla Superbike di Noale?”
Qualche post utile: presentazione di Max Biaggi della RSV4 R, video ufficiale lancio RSV4 R, Gallery statica RSV4 R e foto in pista.
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