WSBK: da Portimao, conferme e smentite

Di Massimo Falcioni
Pubblicato il 25 gen 2010
WSBK: da Portimao, conferme e smentite


Ripeterlo non guasta: il test “acqua e sole” di Portimao va preso con le molle. Tuttavia la prima uscita di questa SBK iridata targata 2010, orfana del “mattatore” campione del mondo Ben Spies passato in MotoGP, traccia alcune indicazioni significative.

Innanzi tutto, tre piloti inglesi (Rea, Haslam, Byrne) svettano nei tempi e in sella a moto di tre marche diverse (Honda, Suzuki, Ducati). Poi, Jonathan Rea, imprendibile sia sull’asciutto che sul bagnato, capace di fare il tempone e di tenere anche il passo, è maturo per puntare al titolo. Inoltre, la Suzuki, con il funambolico Leon Haslam, ritrova le posizioni di vertice e il sorriso di Battà. Infine, non è la Ducati ufficiale a infilarsi nel fazzoletto del tris del “podio”, ma quella di Shane Byrne, qui, peraltro, particolarmente a suo agio.

Nel poker d’assi s’infila, quarto tempo assoluto fatto venerdì, il neo bell’acquisto della Yamaha Cal Crutchlow, che distanzia di due decimi e di due posizioni il compagno di squadra rientrante dalla MotoGP James Toseland, cui non va messa la croce addosso. Non sono andate a buon segno le forti aspettative di Aprilia e Ducati.

Superbike 2010 - Test Portimao Gennaio
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La quattro cilindri di Noale, in cerca del miglior assetto, ha visto Biaggi fin troppo “coperto”, finire settimo e Camier, fin troppo “guardingo”, dodicesimo. La bicilindrica di Borgo Panigale ha visto un volitivo Fabrizio quinto e uno sfuocato Haga ottavo. Peggio la BMW, in apnea, con nonno Troy Corser tredicesimo e “cascadeur” Xaus sedicesimo. Sempre notte buia per le Kawasaki. Rinviati alla prossima, Neukirchner nono, e Checa undicesimo, debuttanti Honda e Ducati, alla ricerca di un non facile recupero.

In conclusione: senza più il “gatto” Spies, i “topi” ballano. Honda e Suzuki, più che “rinfrescate”, hanno ritrovato piloti da podio alto e, perché no, forse da titolo. Per Yamaha non sarà facile recuperare uno come l’americanone. Ducati deve ritrovare l’antica coesione e l’antico smalto. Aprilia non si farà attendere con nuovi exploit di Max il “corsaro”. In BMW sperano nella cura Tardozzi. La Kawasaki ha bisogno di un miracolo.

La crisi morde anche il motociclismo, ma il mondiale SBK promette scintille.

Superbike 2010 - Test Portimao Gennaio
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