Itinerario: Dolomiti che passione!
4° appuntamento con la rubrica Itinerari. Questa settimana vi proponiamo un giro sulle bellissime Dolomiti. Scopri l'itinerario in ogni suo dettaglio, dove mangiare e dove pernottare.
Quarto appuntamento con la nuova rubrica Itinerari (non perdetevi “4 Passi tra Marche, Toscana, Umbria e Romagna“, “Il meglio dell’Appennino marchigiano – abruzzese” e “3 Nazioni – Friuli, Carnia, Austria, Slovenia“). Gli itinerari sono stilati in collaborazione con motorider.it, il portale di itinerari creato dai motociclisti, che consente a tutti di caricare in maniera semplice e veloce le proprie mappe e di guardare gli itinerari degli altri bikers, con tanto di foto e video dei luoghi visitati. motorider.it è in continuo sviluppo e viene migliorato con i suggerimento dei lettori. L’obiettivo di motorider.it e nostro è quello di educare il moto-turista a tener traccia del proprio viaggio e condividerlo con altri motociclisti. Ecco quindi il quarto itinerario, raccontato da chi l’ha vissuto.
Descrizione itinerario
Giro turistico tra i versanti austriaco e italiano delle Alpi orientali con partenza e arrivo al ‘santuario’ Ducati di Borgo Panigale (BO). Dopo l’autostrada, il primo passo da affrontare è il Giau, passando per il Forcella Staulanza e scendendo poi verso Cortina d’Ampezzo e il passo delle Tre Croci per visitare anche al lago di Misurina. Arrivati in Austria – dove è obbligatorio il kit di pronto soccorso marcato DIN 13167 – si viene accolti da un asfalto perfetto, senza buche, com limiti di velocità sufficientemente ragionevoli per consentire una normale andatura ‘turistica’ (e con la benzina che costa anche un po’ meno).
Mucche, prati, aria fresca e paesaggi montani mozzafiato fanno da cornice al ‘trasferimento’ che conduce alla meta principale di questo itineratrio, il celebre Grossglockner. Un’interessante tappa intermedia prima di affrontare i 3200 metri di ascensione sul gigante austriaco può essere la famosa cascata del “Salto della Fanciulla”, ma la vera goduria motociclistica si assapora sui due versanti del Grosslockner, che offrono una sequenza di curve altamente eccitanti ed un paesaggio circostante semplicemente divino. L’ultimo tratto non è il massimo della facilità da fare in moto, gli ultimi tonanti non hanno la strada asfaltata ma sono fatti di ciottoli, quindi ci vuole un po’ di calma per farli, ma giunti sulla sommità si può godere delle varie attrazioni turistiche: visita al ghiacciaio, trekking, ristoranti etc. L’unica pecca è che il Grossglockner è una strada a pedaggio (23 € per le moto), per cui il consiglio e di godere del tratto tra i due ‘caselli’ quanto possibile.
Si può poi proseguire verso verso Zell e affrontare il Gerlospass, famoso passo panoramico con cascate ‘a vista’ che offre il solito coktail di strade spettacolari, aria fresca, tanto verde e le immancabili mucche al pascolo. Scesi dal Gerlospass si può prendere l’autostrada austriaca per rientrare in Italia (dove si può notare di nuovo la differenza in termini di qualità del manto asfaltato) per poi fare tappa al Lago di Resia di Curon (BZ), bacino artificiale da cui emerge il noto campanile (appartenente ad una chiesa del ‘300) della vecchia città. Sempre irrinunciabili i 48 tornanti dello Stelvio e la pausa al valico, posto a 2.758 metri s.l.m., il variegato paesaggio offerto dal Passo Gavia (anche se l’asfalto non è dei migliori, la strada è veramente stretta in alcuni tratti e non mancano le curve ‘cieche’) e magari una visita al Tonale, tra Madonna di Campiglio e Tione, strada consigliata soprattutto a chi piace tenere il gas aperto.
Mappa itinerario
Località toccate dall’itinerario
a. Borgo Panigale: Nel panorama motociclistico, il nome Borgo Panigale evoca immediatamente l’immagine dei rossi bolidi realizzati nello stabilimento Ducati, che hanno dato fama mondiale a questo piccolo quartiere della città di Bologna. Ma qual’è la storia di Borgo Panigale? L’aspetto di questo quartiere è comune a quello di tutte le aree urbane di Bologna, almeno da quando un massiccio piano edilizio ne ha cambiato la natura di borgo di campagna.
Non si conosce esattamente il periodo in cui nacque Borgo Panigale, ma alcuni scavi archeologici, fatti nel 1984, provano che l’area era già popolata durante la preistoria. La realizzazione della via Emilia durante l’Età Romana, cioè la strada che collega Piacenza con Rimini, passando per Bologna, sviluppò la zona suburbana del capoluogo, che allora era chiamato “BONONIA”. Nell’area di Borgo Panigale, dove da sempre esisteva una cultura agricola, si sviluppò l’attività commerciale. Nacquero botteghe di falegnami, fabbri e di artigiani.
b. Passo Giau : Il Passo Giau è noto come uno dei passi più belli delle Dolomiti, famoso non solo per essere stato tappa del Giro d’Italia, ma anche perché durante l’anno si svolgono importanti manifestazioni come il Rally Ronde Dolomiti Bellunesi e la Maratona delle Dolomiti. Non è un caso, quindi, che sia apprezzato e conosciuto da ciclisti e motociclisti che si divertono e faticano a scalare i suoi infiniti tornanti per raggiungere la cima, da dove partono numerosi sentieri per le escursioni.
Qui, dopo tanta fatica, sarete appagati dal magnifico panorama verso la conca di Cortina D’Ampezzo, con le Tofane, la Croda Rossa, il Pomagagnon, il Cristallo e la Croda da Lago e più lontano le Tre Cime di Lavaredo e la Croda dei Toni. D’estate, il passo è il punto di partenza per raggiungere alcune mete come il Nuvolau, le l’Averau, le Cinque Torri o il Cernera. Da qui passa anche l’Alta Via delle Dolomiti n.1 che dal Lago di Braies porta a Belluno. Il valico che collega Cortina a Selva di Cadore, rappresenta uno dei passi più leggendari del Giro d’Italia, soprattutto dal versante di Selva di Cadore, per la sua durezza, mentre dal versante ampezzano è più breve, ma comunque impegnativo.
Altra importante manifestazione che coinvolge questo luogo è la Maratona delle Dolomiti che si corre ogni anno a luglio, con circa 10.000 ciclisti, noti e non che si daranno battaglia su e giù per i passi dolomitici. Spettacolare sono anche la Coppa d’Oro delle Dolomiti a settembre, durante la quale a sfidarsi sono le auto storiche, e il Rally Ronde Dolomiti Bellunesi che viene organizzato verso i primi di novembre: una prova speciale da non perdere!
Durante la stagione fredda, gli amanti dello sci possono usufruire dei vicini impianti di risalita, distanti solo due chilometri, del Lagazuoi-Cinque Torri, da dove parte anche il Giro della Grande Guerra, e quindi dell’intero comprensorio del Dolomiti Superski, sfruttando anche le piste della Val Zoldana. Il Passo Giau è stato eletto inoltre quale posto ideale per praticare snowkite, una disciplina free ride ancora poco conosciuta, legata all’utilizzo dell’aquilone e degli sci.
c. Cortina d’Ampezzo: Cortina d’Ampezzo, comune italiano di 6.075 abitanti della provincia di Belluno, è il più grande e il più famoso dei 18 comuni che formano la Ladinia, è una rinomata località turistica invernale, che ha ospitato le Olimpiadi invernali del 1956 e ancora oggi è teatro di numerosi eventi sportivi di importanza internazionale.
Parte dello Stato Veneto nella seconda metà del quindicesimo secolo, il Cadore fu invaso da Massimiliano d’Absburgo all’inizio della guerra di Cambrai; l’esercito veneto, nel riconquistarlo, rinunciò ad occupare Cortina per dirigersi verso il Friuli. Sotto l’impero asburgico prima e poi austro-ungarico (1511-1918), il comune faceva parte del Tirolo.[5] Con la semplice denominazione di Ampezzo del Cadore, il comune fece parte ancora della provincia di Trento (all’epoca comprendente anche l’Alto Adige) fino al 1923, quando vi fu l’aggregazione del territorio alla provincia di Belluno. Fino al 1511 era parte integrante del Cadore di cui costituiva una delle dieci centene.
d. Grossglockner: Universalmente riconosciuta – e a ragione – come una delle strade alpine più spettacolari, prende il nome dal Großglockner, la più elevata cima alpina dell’Austria con i suoi 3.798 metri s.l.m. Situato al confine fra la Carinzia e il Tirolo orientale è la vetta più alta del massiccio chiamato Gruppo del Glockner che si trova sul versante principale degli Alti Tauri.
Ai piedi del Großglockner si trova il ghiacciaio Pasterze, il maggiore delle Alpi Orientali. Nel parco naturale degli Alti Tauri è possibile percorrere una strada panoramica a pedaggio, la Grossglockner-Hochalpenstrasse, che collega Heiligenblut (in Carinzia) con Fusch (nel Salisburghese). Lungo i circa 48 km del suo percorso, consente di vedere da vicino la vetta, da una quota attorno ai 2500 metri s.l.m.
Dove mangiare e dove dormire
(consigliato dalla redazione di motorider.it)
Haus Taurer
Familie Pichler
Sagritz 9
A-9843 Großkirchheim
Telefon: +43 (0)4825 507
Fax: +43 (0)4825 507
E-Mail: haustaurer@gmx.at
Hotel Tannenheim-abeti Trafoi
I-39020 Trafoi
Alto Adige – Italia
Tel.: +39 0473 611704
E-mail: info@hotel-tannenheim.com