Burgman Fuel Cell: primi test a Londra
Intelligent Energy e Suzuki Motor Corporation hanno presentato il Burgman a celle combustibili, Burgman Fuel Cell appunto, nel cuore di Londra. Esibito per la prima volta al Motor Show di Tokyo del 2009, la tecnologia adottata sul Burgman Fuel Cell deriva dal prototipo Crosscage, presentato nello stesso Salone di Tokyo ma nel 2007. Obiettivo di Suzuki per il Burgman Fuel Cell quello di garantire la sua nota maneggevolezza e facilità di utilizzo abbinando emissioni pari a zero.
Il Vice Sindaco di Londra, Kit Malthouse, che ha preso parte all’inaugurazione dell’evento, ha dichiarato: “Alla città di Londra è stato affidato il compito di introdurre la tecnologia a idrogeno e le infrastrutture per poter supportare questa scelta, e il Burgman Fuel Cell dimostra come la riduzione di anidride carbonica e il conseguente miglioramento dell’aria che respiriamo può essere raggiunto con veicoli già esistenti”.
Il Suzuki Burgman Fuel Cell è equipaggiato con l’ultima versione di celle combustibili prodotte dall’azienda Britannica “Intelligent Energy” ed è alimentato da un cilindro d’idrogeno, che può essere ricaricato in pochi minuti con un’autonomia pari a circa 350 km, comparabile quindi con il Burgman ad alimentazione tradizionale. Un piccolo passo quello della Casa di Hamamatsu verso la produzione di mezzi ad emissioni zero. Una strada da imitare.
Aggiornamento: qui il video del primo test effettuato da MCN.
“Lo scooter a celle combustibili è l’ultimo successo commerciale nato dal rapporto siglato tra Suzuki e Intelligent Energy – ha commentato Dr.Henri Winand, CEO della Intelligent Energy – Il motore a celle combustibili per i motocicli è stato progettato per il mondo reale e può essere utilizzato per il mercato globale nel futuro prossimo. I mezzi equipaggiati con questa nuova alimentazione avranno bisogno di un periodo di test. Le due società renderanno noti i dettagli del primo road test pubblico del Burgman Fuel Cell entro la fine dell’anno. Il primo test sarà organizzato inizialmente a Loughborough per poi essere estesi a città come Londra, dove i veicoli a emissioni zero vedono il loro maggiore potenziale”.