Motomercato: Shuhei Aoyama resta a piedi. Dirigerà una scuola di guida a Motegi
Crisi economica, ergo budget magri per i team, ergo piloti che stentano a trovare una sella. Dopo le difficoltà incontrate da nomi di spicco del motociclismo mondiale del calibro di John Hopkins, Toni Elias e Alex De Angelis, a fare i conti con la possibilità di restare a piedi, o addirittura di ritirarsi dall’attività agonistica, è Shuhei Aoyama.
Il campione giapponese della 125 e della 250 e fratello dell’attuale Campione del Mondo della quarto di litro, ha provato in tutti i modi a concludere un accordo con una scuderia tra quelle iscritte alla Moto2: “Il mio nome non compare tra gli iscritti della Moto2, anche se ho cercato in questi mesi di trovare una sistemazione” – dichiara il centauro del Sol Levante.
“C’erano diverse trattative con diverse squadre, ma per la crisi economica e per altre scelte non si è potuto raggiungere un accordo. E’ davvero un peccato, ma in questi casi non si può che accettare la realtà e pensare al proprio futuro. Per me è sicuramente difficile fermarmi, ma non ho rimpianti e ho vissuto una bella carriera.”
“A soli 23 anni ho dovuto prender coscienza che nonostante gli sforzi non è così facile continuare a correre. Ho una buona esperienza, cercherò di metterla al servizio di chi vuole iniziare una carriera nel motociclismo, di certo non abbandonerò questo mondo che mi piace e dove mi son sempre sentito bene“.
A breve Shuhei si occuperà di insegnare nei diversi corsi di guida a Motegi per conto della Honda. Oltre la collina potrebbe esserci una nuova splendida opportunità. In fondo, domani è un altro giorno…
via | BikeRacing.it