MotoGP Sachsenring: apertura con la “prima” di Bradl. Rossi non ride, ma Lorenzo sta peggio (che volo!)

La novità della prima giornata di prove ufficiali dell’ottavo round stagionale del Sachsenring sta nel miglior tempo di Stefan Bradl (1’22.030), ma la notizia è la nuova brutta caduta di Jorge Lorenzo.

Di Massimo Falcioni
Pubblicato il 12 lug 2013
MotoGP Sachsenring: apertura con la “prima” di Bradl. Rossi non ride, ma Lorenzo sta peggio (che volo!)

Al tedesco del Team Cecchinello (Honda privat) fa bene l’aria di casa e la soddisfazione di mettere tutti dietro per la prima volta – pur sapendo che siamo solo al venerdì – mette euforia al pilota e all’equipe italiana.

Tutt’altro discorso per il campione del mondo in carica. In due minuti Jorge Lorenzo passa dagli altari del miglior tempo alla polvere dopo un micidiale high-side alla curva 10, con nuova pesantissima botta proprio sulla spalla sinistra della clavicola fratturata due settimane addietro ad Assen.

Alle 14:09 il maiorchino – quasi a freddo, con gomma dura, al suo terzo giro – stacca il gran tempo: 1’22.252. Ma alle 14:09 la doccia gelata del gran volo, con il campione del mondo sparato in aria dalla sua M1 imbizzarrita e ripiombato violentemente sull’asfalto. Bandiera rossa e fine delle prove per Jorge, bersagliato dalla jella, ma forse anche esagerato nel pretendere troppo dalla fortuna.

Qui chi sbaglia paga e la smorfia di dolore di Jorge (para danneggiata la placca in titanio inserita nella clavicola operata a Barcellona) e i visi lunghi del suo Team non hanno bisogno di essere commentati. Altra domenica eroica come ad Assen o un epilogo ben più amaro anche in proiezione della classifica generale?

Tornando ai tempi, tre Honda su tutti, con Pedrosa (+0.209) e Marquez (+0.221) a … “nobilitare” la prestazione del tedesco, anche se i due spagnoli solo nel finale hanno dato un tirone, tanto per prendere le misure in vista delle qualifiche e della gara. Pur con soli 9 minuti di prove (il tempo restante Jorge lo ha passato in clinica mobile) Lorenzo si piazza quarto , davanti a Rossi, quinto tempo con gap di oltre tre decimi (0.365), non pochi su un tracciato corto e “lento” come questo.

Il guanto di sfida di Valentino Rossi gasato dalla bella vittoria di Assen “mai più nelle retrovie” non ha trovato riscontro nella prima giornata di prove ufficiali del Sachsenring. Il nove volte campione del Mondo – cinque volte sul gradino più alto del GP di Germania – è partito sin dalle FP1 con grande linfa, tanto da stare in testa per oltre metà del turno, poi tutto è tornato nella norma del passato, non certo esaltante. Ma per il pesarese, il tempo per riprendersi domani, c’è, anche se le insidie del “toboga” tedesco impongono cautela.

Molte infatti le cadute anche nel pomeriggio (dopo i voli della mattinata che hanno falcidiato in particolare i ducatisti) con protagonisti, oltre a Lorenzo, Crutchlow (brutte contusioni), Hayden, Staryng e lunghi che non hanno risparmiato neppure Marquez, però rimasto in piedi sul ghiaione. Colpa delle gomme o dei piloti troppo “impiccati”?

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