Honda Hornet 600 monobraccio

Di Stefano Marzola
Pubblicato il 28 feb 2010
Honda Hornet 600 monobraccio


Dedichiamo spesso spazio a special realizzate da blasonati preparatori, realizzazioni costate centinaia di ore di lavoro e spesso mere creazioni artistiche senza la possibilità di un vero e proprio utilizzo stradale. In quest’occasione, invece, ecco una Honda Hornet rivista dal suo proprietario probabilmente nel garage di casa.

Ruote della vecchia Honda VFR a 5 razze, dischi a margherita, manubrio WRP, leve freno e frizione nere, manopole Harris e specchietti triangolari. Questo l’elenco delle personalizzazioni ma manca l’elemento che la distingue nettamente: il forcellone monobraccio.

Con tutti i pezzi originali compresi nel prezzo, questa Hornet del 2006 è in vendita a 8500 euro, non pochi ma di certo chi se l’aggiudica porta a casa un pezzo unico. L’impatto estetico è notevole, primo grande pregio del monobraccio rispetto al forcellone tradizionale.

Honda Hornet 600 monobraccio
Honda Hornet 600 monobraccio
Honda Hornet 600 monobraccio
Honda Hornet 600 monobraccio

Inoltre, generalmente risulta più leggero di un bi-braccio; la difficoltà nel renderlo prestazionale sta nel trovare una soluzione che garantisca ottima rigidità torsionale e un’adeguata risposta alle sollecitazioni. Questa struttura “single arm” viene adottata, ad esempio, da Ducati a partire dalla 916 ma esempi precedenti li offre BMW che, grazie alla trasmissione cardanica, mostra un lato della ruota posteriore da decenni.

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