A Phillip Island "ruggisce" il leone Haslam. Ottimo Fabrizio. Deludono Biaggi e Haga

Di Massimo Falcioni
Pubblicato il 27 feb 2010
A Phillip Island


La 23esima stagione del mondiale Sbk si presenta a Phillip Island con il prelibatissimo antipasto di una Superpole che annuncia una corsa al cardiopalma e un campionato 2010 straordinariamente ricco sul piano tecnico e agonistico.

Addirittura, con le tre sessioni a mitraglia ridotte nei tempi (14, 12, 10 minuti), la nuova Superpole si è … superata, è ancora più avvincente, esaltando lo show della Sbk.

Stavolta il “dittatore” è Leon Haslam, un martello rovente in tutte e tre le manches, e una mazzata conclusiva (1’31.229) che ipoteca la corsa australiana.

L’inglese, primo pole dopo 30 gare in Sbk, grande talento, ha confermato le aspettative della vigilia, riportando sul gradino più alto una Suzuki in grande spolvero, come dimostra anche il quinto tempo (1’31.696) del francese Guintoli, uno cui la seconda fila gli sta stretta.

La Ducati c’è. E c’è soprattutto con un Fabrizio (a sedici centesimi dalla pole: 1’31.245)) tirato a lucido, deciso a partire con il piede giusto per poter anche ambire al titolo iridato.

In ombra invece Haga, decimo con 1’32.229 (anche per un cambio motore all’ultimo momento), abbottonatissimo fin troppo, tanto da non poter superare le forche caudine del secondo gong.

Altra vittima eccellente della seconda manche, Biaggi, undicesimo con 1’32.293 (l’Aprilia ha sostituito il super motore ad ingranaggi usando quello precedente), in difficoltà per le vibrazioni dovute alle irregolarità dell’asfalto nei curvoni.

Sia il giapponese che l’italiano partiranno dalla terza fila, ma sono “animali” da gara e domani saranno certamente fra i protagonisti per il podio. Il tono “basso” del pilota dell’Aprilia sa molto di pretattica. Vedremo.

La Yamaha, priva del mattatore campione del mondo in carica Ben Spies passato in MotoGp, non riesce a fare la lepre come nel 2009 anche se non ha certo deluso con il debuttante Crutchlow (gran bel terzo tempo: 1’31.642) e con il rientrante Toseland, ottavo tempo, 1’32.019. Stoico e ammirevole, il pianista, per aver stretto i denti dopo la brutta botta subita nel volo di venerdì.

Un plauso lo meritano sia il veterano Checa (quarto tempo 1’31.671 e prima fila, con l’eccellente Ducati “privat”) che … l’eterna promessa Smrz, sesto 1’31.757 particolarmente brillante in qualifica e in superpole.

Ci si aspettava di più dalla Honda, con Rea comunque nei primi otto e con Neukirchner, cui bisogna dare il tempo per ritrovare lo smalto dei giorni migliori dopo i traumi subiti nel 2009.

Più o meno nel clichè della passata stagione sia la Bmw in quarta fila (con Corser che non demorde e con Xaus che brilla per le … cadute in serie) che la Kawasaki, con Sykes in terza fila, tallonato dal nostro bravissimo Lorenzo Lanzi. Quarta fila anche per Camier (Aprilia), caduto nel secondo round.

Domani, la levataccia è d’obbligo. Come è d’obbligo la pasticca per il cuore. Gare da non perdere.

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