Supersport Mosca: muore Antonelli, gare annullate | VIDEO e FOTO Incidente | Messaggi di cordoglio
Il pilota, classe 1988, è caduto in rettilineo a causa della forte pioggia ed è stato trasportato al centro medico in gravi condizioni, inutili i tentativi di rianimarlo.
Danilo Petrucci, pilota del team Came IodaRacing Project in MotoGP, conosceva molto bene Andrea Antonelli e lo ricorda in una bella intervista che pubblicata da Riders:
“Andrea era più grande di me e aveva iniziato prima a correre. Per l’Umbria, la nostra regione, e per me all’epoca era il riferimento. Faceva già l’europeo Superstock 600 era andato sul podio un po’ di volte, mentre io ancora dovevo arrivare in quel campionato. L’ho conosciuto bene dal 2009 quando siamo stati compagni di squadra nel team Trasimeno, io ero nell’europeo Superstock 600, lui nella Superstock 1000. Lì ho conosciuto tutta la famiglia, il papà Arnaldo, la mamma e il fratello Luca. Nelle stagioni 2010 e 2011 abbiamo corso insieme come avversari. Nel 2010 andava molto forte, faceva parecchi podi e mi sembra fosse arrivato terzo. Il 2011 fu l’ultimo anno in cui abbiamo corso insieme, io avevo la Ducati e lui la Honda del team Lorini. La mia moto era nettamente meglio della sua e la penultima gara dell’italiano, a Vallelunga, io vinsi e lui arrivò terzo. Lì mi vennero a fare i complimenti Andrea e suo papà. La gara dopo successe un episodio strano. Eravamo a Portimao all’ultima gara del mondiale Stock 1000, vinsi e andai in sala stampa. Incontrai il papà Arnaldo che è sempre stato un po’ schivo, parecchio riservato, non parlava molto. Pensavo di essergli antipatico invece si avvicinò, mi abbracciò e mi disse: “Sei veramente un bel pilota, hai fatto una grande stagione. Scusa se non ti parlo mai ma ho paura che mio figlio si offenda se parlo con qualche altro pilota”. Lì cambiò un po’ il mio modo di vederlo, questo padre era totalmente devoto al figlio. Da quando corro in MotoGP vedevo meno Andrea, l’ultima volta era stata a dicembre al Memorial del Sic a Latina. Era un bravo ragazzo, poi in pista si trasformava, era molto aggressivo e determinato. Era uno che se ce l’avevi dietro, sapevi che ti avrebbe passato. Mi ricordo una gara nel 2010 a Magny Cours, arrivammo all’ultima staccata tutti e due con la moto di traverso e si giocava il terzo posto nel mondiale. Facemmo tutta la gara in bagarre e la spuntò lui quella volta, poi ci facemmo i complimenti a vicenda. L’ho sempre stimato perché come me non veniva da una situazione facile, sempre con tante difficoltà per correre, sempre con moto che non erano le prime della categoria. Mi riconoscevo molto in lui e penso anche lui in me. Ad ogni gara venivano con un camper coperto pieno di sponsor, veniva sempre tutta la famiglia, questa era la sua particolarità. Era un quadretto familiare bellissimo, erano tutti lì per Andrea, sia nel campionato italiano che nel mondiale. Il padre cercava sempre sponsor, lavorava per lui, per farlo correre. Era anche molto esigente nei suoi confronti e quindi lo faceva stare molto concentrato. Non era come me, Claudio Corti o Alessandro Polita che siamo un po’ più giocherelloni, che facevamo tardi o facevamo casino la sera. Quello che stavano facendo sembrava fosse un chiaro segnale per arrivare un giorno al mondiale Superbike. Faceva una vita già da professionista e aveva sempre un fisico allenatissimo. Il papà credo fosse professore di educazione fisica quindi lo faceva allenare molto e bene. Per gli altri piloti era difficile prenderci molta confidenza, era molto chiuso”.
Sidi Sport, come tutto il mondo dello sport e dei motori, piange la scomparsa del pilota italiano Andrea Antonelli deceduto a seguito dell’incidente avvenuto domenica 21 luglio nel GP di Mosca della classe Supersport. Il messaggio di cordoglio di Dino Signori, proprietario di Sidi Sport:
“Siamo tutti molto tristi, sono tragedie che non dovrebbero mai accadere. In questo momento così difficile tutto lo staff di Sidi Sport è vicino alla sua famiglia, al suo team e a tutte le persone che lo conoscono e che gli hanno voluto bene. Andrea era un ottimo pilota, un serio professionista ma anche un ragazzo solare, simpatico e molto disponibile ed è proprio così che vogliamo ricordarcelo per sempre.”
Il messaggio di Stefano Scagliarini responsabile del settore motor sport di Sidi:
“Per me Andrea era come un nipote al quale volevo molto bene per la sua solarità e il suo sorriso che mi trasmettevano gioia in qualsiasi momento lo incontrassi nel paddock. Per lui inoltre avevo grande stima e ammirazione soprattutto per le sue doti di pilota funambolo ormai maturo per ottenere il suo primo podio mondiale. Un podio meritato che sarebbe potuto arrivare già a Mosca dove purtroppo invece la sua vita si è fermata.”
22 Luglio 2012: Anche Ducati vuole ricordare Andrea Antonelli.
In Ducati oggi bandiere a mezz’asta in ricordo di Andrea Antonelli. http://t.co/t2o2pysbHF
— Ducati Motor (@DucatiMotor) July 22, 2013
Ore 19.00: FIM e Dorna hanno deciso di dedicare un minuto di silenzio in memoria del pilota prima del Red Bull U.S. Grand Prix, che si disputerà alle 23.00 ora italiana sul circuito di Laguna Seca.
Ore 18.55: Non si è fatto attendere il messaggio di Valentino Rossi tramite twitter:
Da Mosca è arrivata la notizia che fa venire a tutti la voglia di tornare a casa. ciao Andrea. pic.twitter.com/reP59vEcPq
— Valentino Rossi (@ValeYellow46) July 21, 2013
Ore 18.50: Il San Carlo Team Italia si stringe con affetto alla famiglia Antonelli. Ciao Andrea, riposa in pace.
Ore 18.00: Anche la MotoGP da il tragico annuncio della morte di Andrea Antonelli nella gara della Supersport di Mosca.
Ore 17.45: Ayrton Badovini:
“mi dispiace per il grave incidente in Superport e per la tragedia di Antonelli. Impossibile gioire di un podio quando succede un fatto di questa gravità.”
Carlos Checa:
“Un giorno di gara da dimenticare, soprattutto per quanto e successo in Supersport e per la tragica scomparsa di Antonelli. Vorrei far sentire il mio cordoglio alla famiglia di Andrea Antonelli, un incidente, una fatalita’ ma senza dubbio terribile.”
Ore 17.30: Le condoglianze del BMW Motorrad GoldBet SBK Team vanno alla famiglia e al team di Andrea Antonelli, il pilota italiano che è morto questo pomeriggio nel tragico incidente. In questo momento difficile i nostri pensieri e le nostre preghiere sono per loro. Questa notizia sconvolgente rende gli avvenimenti sportivi secondari. Dopo l’incidente, infatti, è stato deciso di cancellare le attività pianificate per il resto della giornata.
Ore 17.25: Il commento di cordoglio di Sylvain Guintoli tramite twitter
Black clouds over Moscow today R.I.P Andrea Antonelli
— Sylvain Guintoli (@SylvainGuintoli) July 21, 2013
Ore 17.15: risveglio da incubo per i piloti italiani (e non solo) della MotoGP a Laguna Seca, che hanno subito appreso della tragedia capitata al collega. Andrea Iannone, impossibilitato a correre negli States perché infortunato, ha così commentato l’accaduto:
Non ho più parole. Riposa in pace Andrea #8
— Andrea Iannone (@andreaiannone29) July 21, 2013
Gli fa eco Danilo Petrucci (Came IodaRacing Project), umbro, come lo scomparso Antonelli:
Un ragazzo come me, umbro come me, che inseguiva un sogno come me, non è possibile…che brutta sveglia a Laguna Seca…
— Danilo Petrucci (@Petrux9) July 21, 2013
Ore 17.00: Tutta la famiglia Kawasaki è scioccata e rattristata da questo evento e vogliamo estendere le nostre più sentite condoglianze alla famiglia di Andrea, i suoi amici e per tutti i componenti della squadra Goeleven dopo questo tragica perdita.
Ore 16.30: Nota ufficiale degli organizzatori.
“Durante la gara odierna del Campionato Mondiale FIM Supersport il pilota italiano Andrea Antonelli (Team Goeleven Kawasaki) ha subito un grave incidente, alle ore 13:32 locali, sul rettilineo compreso tra la curva 14 e la curva 15, riportando gravi conseguenze. La gara è stata interrotta ed il pilota è stato immediatamente trasportato in un’ambulanza nella quale lo staff medico è intervenuto per rianimarlo. Nonostante i tentativi compiuti, Andrea è deceduto alle ore 14:10. FIM, Dorna e YMS Promotion hanno deciso di cancellare tutte le altre attività previste per il prosieguo della giornata. Il mondo del motociclismo desidera porgere le più sentite condoglianze alla famiglia di Andrea, agli amici, alla squadra e alla Federazione Motociclistica Italiana per la sua tragica scomparsa.”
Ore 16.05: Galleria fotografica con la sequenza dell’incidente di Antonelli.
Incidente Andrea Antonelli Supersport Mosca 2013
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Ore 15.52: Di fronte ad un evento così terribile, Team Red Devils e Michel Fabrizio, si stringono intorno alla famiglia di Andrea nel momento più buio della loro vita. Viviamo in un mondo bellissimo, facendo e raccontando le cose che più ci appassionano. Per drammi come questi non c’è consolazione, se non l’impegno di lottare per far si che tutti coloro che ci fanno sognare con il loro talento e le loro imprese sportive, possano farlo nel più sicuro dei mondi possibili.
Ore 15.30: Nel comunicato ufficiale dell’organizzazione, si spiega che l’incidente “è avvenuto alle 13:32 locali, quando Antonelli è stato investito da un altro concorrente sul rettilineo tra la curva 14 e 15 e ha subito la frattura alla base del cranio”. Il pilota è “stato intubato e ha ricevuto per 45 minuti un tentativo di rianimazione, che non ha avuto successo. La morte è stata dichiarata alle ore 14:10 locali”.
Ore 15.25: Il team Althea Racing vuole esprimere il suo cordoglio ed il suo affetto ai famigliari di Andrea Antonelli, oggi purtroppo deceduto durante la gara della Supersport al Moscow Raceway. Andrea è stato un ì ottimo pilota di Superstock 1000 nel 2008 del team Althea e tutta la squadra lo ricorda come un ragazzo onesto e gioioso. Di fronte a questi fatti riteniamo non abbia senso parlare di gare o di risultati.
Ore 15.00: Il commento di Max Biaggi sul tragico incidente di Antonelli
Povero Antonelli se ne è andato in una drammatica gara di SS. R.I.P Amo questo sport, ma in giornate come queste sto iniziando a odiarlo !
— Max Biaggi (@maxbiaggi) July 21, 2013
Ore 14.20: Alcuni piloti ed ex piloti, come Max Biaggi, assente a Mosca, ed in collegamento telefonico in diretta con Mediaset, Melandri e Badovini hanno puntato il dito contro le condizioni in cui sono stati fatti scendere in pista i piloti.
Ore 14.15: la parola a Davide Giugliano, che conosceva Andrea Antonelli fin dai tempi delle minimoto:
“Probabilmente non mi sento di fare discorsi sulla sicurezza in questo momento, non voglio essere una persona ipocrita. Prima che piloti siamo persone e bisogna avere dignità. Io e Andrea ci siamo scelti uno sport che non perdona. Per quello che può valere mi stringo attorno alla famiglia, sono persone che hanno fatto tanti sacrifici e per realizzare il sogno del figlio e meritano più rispetto, perché come ho detto prima, siamo persone prima di essere piloti.”
Ore 14.10: tragica notizia dal centro medico del Moscow Raceway. Andrea Antonelli non ce l’ha fatta ed è deceduto in seguito al grave trauma derivato dall’incidente al primo giro della gara della Supersport. Il pilota era stato trasportato al centro medico già in blocco cardiaco e nonostante i tentativi di rianimarlo non c’è stato nulla da fare.
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Supersport Mosca: grave Antonelli, gara annullata
Ore 13.40: nessun aggiornamento sulle condizioni di Antonelli. E’ doveroso sottolineare che se da un lato i soccorsi sono stati assolutamente tempestivi, dall’altro la direzione di gara avrebbe dovuto annullare il programma, viste le condizioni della pista, dopo il giro di ricognizione. Roby Rolfo, in pista con la sua MV Agusta con la Supersport ha lamentato il comportamento della direzione di gara, che avrebbe dovuto annullare prima il Gran Premio.
Momenti drammatici al Moscow Raceway: durante il primo giro della gara della Supersport Andrea Atonelli (Team Goeleven Kawasaki) ha perso il controllo della sua Kawasaki, per colpa del diluvio che si stava abbattendo sul circuito ed è caduto in una nuvola d’acqua. Purtroppo Lorenzo Zanetti non è riuscito ad evitarlo e ha investito il pilota che è stato immediatamente trasportato al centro medico dove è stato diagnosticato un grave trauma cranico. La gara è stata immediatamente sospesa e ora Antonelli si trova ancora nell’ambulatorio del circuito, l’elicottero d’emergenza aveva già acceso i motori ma al momento il pilota non è stato portato in ospedale e si attendono notizie sulle sue condizioni.
La pioggia continua a cadere incessantemente sul tracciato e nonostante l’asfalto abbia dimostrato di drenare in maniera eccellente l’acqua i giudici di gara stanno valutando se proseguire con il programma della Superbike, visti i problemi di visibilità che si sono creati nella gara della Supersport.