Special: Mathijn Nelis 1000R

Di L. Lallai
Pubblicato il 11 mar 2010
Special: Mathijn Nelis 1000R


Suzuki TL1000S. Un nome che da qualche anno non vediamo più sui listini ma che continua a far parlare di se e a muovere la passione. Il V2 di Hamamatsu è da considerarsi come uno dei migliori prodotti dell’ultimo decennio, e più di una moto ha utilizzato questo propulsore sia in campo naked, sportivo e turistico (Cagiva Raptor, SV1000 e V-Strom sono un esempio).

Nel nostro paese, purtroppo, questo preciso modello non ha avuto grande successo. Un’estetica forse poco adatta al nostro mercato (vedi la spaziale TL1000R) non ha favorito il diffondersi del verbo TL, che rimane una moto incompresa nel nostro paese, come tante altre nel corso degli ultimi 20 anni. I preparatori, però, la sanno lunga ed hanno sempre avuto un occhio di riguardo per il corposo bicilindrico giapponese: ecco l’ennesima realizzazione sul tema.

Mathijn Nelis ha lavorato sodo attorno alla sua 1000R, stravolgendola completamente con un lavoro di hard tuning che ha visto cambiare tutti gli elementi ciclistici. Via il doppio trave e benvenuto a un telaio a traliccio di tubi rossi, esplicitamente di scuola italiana, mentre molte sovrastrutture prendono ispirazione da modelli di successo,come Monster e GSX-R. Il complesso però ha un sapore totalmente europeo, e ricorda le linee delle Bimota Delirio e Ducati Streetfighter.

Mathijn Nelis 1000R
Mathijn Nelis 1000R
Mathijn Nelis 1000R
Mathijn Nelis 1000R

Tanto di cappello al lavoro eseguito su telaio, forcellone, pedane e manubrio, vere e proprie opere d’arte in movimento. Il motore ha ricevuto uno scarico tutto nuovo, ma nessun altro intervento è stato eseguito sulla meccanica, già abbastanza generosa di coppia motrice e potenza, della TL1000 originale.

Mathijn Nelis 1000R
Mathijn Nelis 1000R
Mathijn Nelis 1000R
Mathijn Nelis 1000R
Mathijn Nelis 1000R
Mathijn Nelis 1000R
Mathijn Nelis 1000R

via | Motosblog.fr

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