ANCMA: un manuale tecnico per la sicurezza delle strade

Interessante iniziativa dell'ANCMA e del DISS dell'Università di Parma per redigere un vademecum utile a progettisti e tecnici.

Di Adriano Bestetti
Pubblicato il 26 lug 2013
ANCMA: un manuale tecnico per la sicurezza delle strade

L’Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori (ANCMA) ed il Dipartimento Sicurezza Stradale (DISS) dell’Università di Parma hanno stipulato una convenzione per redigere un manuale tecnico rivolto a tecnici e progettisti coinvolti nella realizzare di infrastrutture per sostenere e promuovere le esigenze di sicurezza dei motociclisti. Saranno quindi studiate delle linee guida sui criteri da seguire nella costruzione di nuove arterie e nella riqualificazione di quelle esistenti, affinché siano adeguate anche per gli utenti dei veicoli a motore a due ruote.

Anche se negli ultimi anni ci sono stati dei notevoli passi in avanti in termini di sicurezza per gli utenti delle due ruote, l’inadeguatezza delle infrastrutture stradali è ancora indicata come concausa nel 25% dei casi di incidenti stradali, come sottolineato dalle recenti statistiche del MAIDS (Motorcycles Accidents In Depth Study).

Oltre a disporre di barriere di protezione adeguate, viaggiare in sicurezza significa amche avere pavimentazioni adeguate, segnaletica ben posizionata, buona illuminazione e tutta una serie di altri accorgimenti che non interferiscano in maniera negativa con i veicoli in strada. L’importanza di questo aspetto è sottolineato da un’altro dato particolarmente preoccupante diffuso dal MAIDS: nel 2011, la presenza di ostacoli accidentali o fissi sulla strada ha provocato la morte di 96 motociclisti e il ferimento di altri 2033.

Corrado Capelli, presidente di Confindustria ANCMA, ha così commentato l’iniziativa:

“La situazione mette in evidenza come sia necessario l’adeguamento e/o la riqualificazione delle infrastrutture stradali per ridurre e limitare gli infortuni per chi utilizza motocicli, ciclomotori e biciclette”, dichiara Corrado Capelli, presidente di Confindustria ANCMA. A livello locale alcune amministrazioni hanno già avviato iniziative sperimentali volte a mettere in sicurezza i guardrail esistenti, dimostrando come la soluzione esista e non comporti speculazioni economiche volte ad arricchire soggetti terzi”.

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