MotoGP: il Pramac Racing Team cambia sembianze, ecco il Green Energy Team
Green Energy Team… energia verde… questo è il messaggio che il Pramac Racing Team vuole trasmettere con la nuova denominazione del suo team, che cambia veste e filosofia, avvicinandosi ad una causa ambientale più che nobile. Il colore verde acido è ora l’elemento dominante delle Desmosedici che porteranno in pista Aleix Espargarò e Mika Kallio.
E’ difficile associare un progetto ecosostenibile ad una categoria che produce una quantità spropositata di CO2 dagli scarichi aperti delle moto che vi partecipano, ma pare che la nuova sfida porti con se novità interessanti che vedrà il team a preparare interessanti iniziative nei weekend di gare, utilizzando il più possibile prodotti non inquinanti nelle strutture di box, paddock e ospitality.
Paolo Campinoti illustra il perchè di questa scelta e come si svilupperà il progetto “green energy” che accompagnerà i piloti durante tutti i round del campionato: “E’ un grande onore per noi iniziare questo importante progetto. Contiamo possa aiutare a sensibilizzare i milioni di tifosi e appassionati della MotoGP, e non solo, nell’avere il massimo rispetto per il mondo in cui viviamo. Vogliamo e possiamo fare la differenza, ognuno di noi, e per questo durante la stagione il nostro Green Energy Team cercherà di fare la differenza con varie iniziative ecofriendly.”
Da cosa è nato questo progetto ?
L’anno scorso, a livello di risultati sportivi, non siamo stati molto soddisfatti. Dopo i vari podi conquistati negl’anni passati non ci siamo sentiti protagonisti, ma quest’anno, comunque vadano le gare, vogliamo fare la differenza. I nostri piloti daranno il meglio in pista, e sono fiducioso che conquisteremo buoni risultati e cosi faremo anche a livello di Team.
Quali saranno le principali attività ecofriendly ?
“Tra le principali attività vi sarà l’utilizzo sulle nostre strutture all’interno del paddock dei pannelli solari Pramac e le pale eoliche disegnate da Philippe Starck per Pramac che produrranno energia per il box e hospitality del Pramac Racing Team. Inoltre utilizzeremo, dove possibile, materiali riciclati o riciclabili. Per quest’annata abbiamo già in calendario importanti iniziative.”
Pensate che davvero questo possa fare la differenza ? Il mondo della MotoGP non è forse il miglior ambiente per questo genere di iniziative.
“Sono d’accordo che all’interno di tutti gli sport a motori la salvaguardia dell’ambiente non sia la cosa primaria, ma questo tipo di iniziativa nasce per dimostrare che chiunque di noi, nel nostro piccolo, può davvero fare la differenza. In questo senso dimostreremo in diretta in circuito tramite un display l’energia rinnovabile che produrremo. Bisognerà unirsi per dare ancora più voce a questa nostra iniziativa.”
Per quanto riguarda i risultati in pista cosa si aspetta ?
“L’anno scorso è stato forse uno degl’anni peggiori della nostra storia in MotoGP nonostante siamo riusciti ad aggiudicarsi il titolo di Rookie of the Year grazie al nostro Mika Kallio. Quest’anno il pilota finlandese dovrà fare il salto di qualità che gli permetta di lottare sempre tra i primi otto piloti, mentre il suo compagno di squadra, il giovanissimo Aleix Espargarò gli potrà stare facilmente vicino visti i buoni risultati ottenuti nelle gare della scorsa stagione.”
Quindi la top ten è l’obiettivo minimo ?
“Esatto, ma confido di poter puntare anche a qualcosa di più. Al di fuori dei 3 piloti che al momento sembrano avere una marcia in più (Rossi, Stoner e Lorenzo), alle loro spalle può davvero succedere di tutto. Sono molto fiducioso inoltre dopo aver visto la nuova Ducati in pista. Hanno lavorato molto bene questo inverno dandoci una moto molto competitiva.”
Negl’ultimi test, però, le cose non sono andate molto bene per voi ?
“Le due Ducati ufficiali erano nei primi tre posti e questo mi ha dato molta fiducia per questa lunga stagione, ma allo stesso tempo mi sono preoccupato avendo visto le nostre moto cosi lontane. Ho convocato immediatamente una riunione con i miei piloti dopo i test a Sepang per poter capire cosa fosse successo. Entrambi hanno detto di avere avuto qualche problema che ha compromesso il loro lavoro e ho visto nei loro occhi una gran voglia di dimostrare il proprio valore. Questi test in Qatar saranno sicuramente diversi.”