Polizia stradale: gli italiani hanno perso 58 milioni di punti in 6 anni
Un dato che fa un po’ impressione, 58 milioni di punti patente decurtati dal 2003 al 2009 per il popolo italiano, che in pratica corrispondono a circa un punto per abitante, compresi minori e anziani. Lo rileva l’Asaps che dal primo luglio 2003 al 31 dicembre 2009 ha rilevato ben 58.467.823 punti in meno sulle patenti di 35.606.242 individui patentati, ovvero 1,642 punti per ogni individuo dotato di licenza.
“Non ci sembra che si possa parlare proprio di una strage. – commenta Giorgio Biserni, presidente dell’associazione Amici Polizia Stradale – Nel mucchio c’è quello che ha contribuito di più e quello che ha contribuito meno. Se si considera che i punti sono stati prelevati sulla base di 14.371.554 violazioni ne scaturisce un rapporto infrazioni/conducenti di 0,40, nei 6 anni e mezzo (0,06 di media annua)”
I più indisciplinati, sono i giovani dai 20 ai 24 anni, con quasi 2,4 punti decurtati per ogni patentato di quella fascia, seguono la fascia 25-29 e poi via via a scendere fino agli over 40 e over 50. Gli uomini rischiano di più delle donne, con il 75% di punti decurtati, mentre il gentil sesso sembra più rispettoso delle regole della strada.
I punti totali recuperati dagli utenti sono stati solo 1.487.636, appena il 2,5% del totale perso. Leader della classifica delle multe, la velocità massima e l’alcol alla guida, seguito dal mancato uso delle cinture, attraversamento col semaforo rosso, uso del cellulare. Biserni però critica il sistema: “Ok all’elettronica del tutor e dell’autovelox, ma sarebbe anche ora di recuperare un pò più di fisicità delle divise su strada, per identificare chi guida, accertare più cinture, più telefonini, più sbronzi al volante”.
via | Asaps