K-Way Motus: il tre ruote a metà fra auto e moto

Di L. Lallai
Pubblicato il 3 apr 2010
K-Way Motus: il tre ruote a metà fra auto e moto


Piega come una moto, ha tre ruote ed è largo poco più di un Mp3, ma ha motore e abitacolo da auto con i due sedili disposti in linea come se fosse un aereo; ci troviamo di fronte ad un “nonsocosa” che mischia tanti generi col fine di perseguire un unico obbiettivo: semplificare e migliorare la mobilità urbana. Sono passati ben 4 anni da quando il primo bozzetto del K-Way Motus è stato messo su carta, e ora finalmente è arrivato il progetto definitivo.

Definitivo non tanto per il mercato, ma per poter partecipare al Progressive Automotive X-Prize, una competizione che premia il mezzo dal minor consumo (si possono iscrivere solo mezzi che consumano meno 43km/l). Dietro a questo progetto c’è il Politecnico di Torino, con in testa l’Ing. Stefano Carabelli, sostenuto dal proprietario dei marchi K-Way, Kappa e Superga Franco Boglione, con la partecipazione di Fabrizio Giugiaro.

“Il nostro obbiettivo? Creare un prodotto nuovo a partire da alcuni fondamentali tecnici”, dichiara Carabelli. “Il Bmw C1, ad esempio, tentò di introdurre la sicurezza fra le due ruote; azzardo doveroso. Il Piaggio MP3 ha aggiunto la terza ruota agli scooter. La Smart, invece, ha ridotto le dimensioni delle automobili”.

K-Way Motus
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K-Way Motus
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A suo modo, è riuscito a sfruttare le note positive di tutti questi mezzi, proponendole su un unico progetto, che in più ha la possibiltà di essere omologato EuroNCAP, quindi di poter entrare in listino nella categoria Auto, essendo anche un mezzo che non ha bisogno di casco, e che prevede la guida con la sola patente B.

Arriviamo alla tecnica: Sull’asse posteriore, è collocato un motore termico da 850cc, che assieme ai due sistemi elettrici montati sulle ruote anteriore fanno del Motus un mezzo ibrido a trazione integrale che supera la mezza tonnellata. Il sistema basculante della sospensione anteriore è del tutto simile a quello del Piaggio Mp3, e può piegare il mezzo fino a 45°.

Alla domanda più calda, ovvero se Motus verrà prodotta in serie o meno, l’Ingegnere risponde così: “Aspettiamo di tornare dalla X Prize per trarre le opportune conclusioni. Però l’intenzione non manca. Ho già ricevuto la disponibilità da Fabrizio per pianificare l’industrializzazione. Ancora non posso svelare i dettagli, però il prezzo sarà influenzato dalla produzione: più riusciremo a costruirne, meno costerà”. In bocca al lupo per questo nuovo progetto tutto italiano!

K-Way Motus
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via | Autoblog

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