Il rookie Crutchlow bissa Portimao. I vecchi leoni Checa e Biaggi sugli altari. Ducati ufficiali nella polvere

Di Massimo Falcioni
Pubblicato il 10 apr 2010
Il rookie Crutchlow  bissa Portimao. I vecchi leoni Checa e Biaggi sugli altari. Ducati ufficiali nella polvere


Ci ha preso gusto, Cal Crutchlow, il giovane “spiritato” neo acquisto della Yamaha, che nel toboga di Valencia mette a segno la sua splendida seconda superpole stagionale (1’33.615), dopo quella a sorpresa di quindici giorni addietro, a Portimao.

Mica male, per un rookie su cui pochi avrebbero puntato un … soldo bucato. Una rondine non fa primavera, ma due frecciate di questo livello fanno sognare la Casa dei tre diapason, che cominciano a vedere in Cal il (degno?) sostituto del fuoriclasse Ben Spies, passato in MotoGP.

Non ce l’hanno fatta invece ad agguantare la pole, per meno di un soffio, i due vecchi leoni Carlos Checa (secondo: 1’33.840) e Max Biaggi (terzo: 1’33.860 fatto con la gomma da gara). Il “toro” della Ducati e il “corsaro” dell’Aprilia hanno martellato sul passo, precisi, velocissimi, senza sbavature, intenti a “costruire” la corsa di domani.

Il capoclassifica Haslam (1’33.961), abbottonatissimo, bissa il quarto posto di Portimao, davanti alla BMW (sì, la BMW!) del super coriaceo Corser, (quinto: 1’34.059) e a Guintoli che porta la Suzuki in sesta posizione (134.073) mettendo dietro Rea, stranamente guardingo oggi, settimo: 1’34.235.

Bravo, anzi ottimo, Lanzi (ottavo: 1.34.261) tradito solo alla fine da una innocua scivolata. E bene, Scassa, quindicesimo. Nono Toseland, per problemi in round due. La sfortuna non molla Neukirchner, appiedato per l’esplosione della sua Honda nella superpole due. Anche Smrz, sempre brillante, sciupa tutto per una scivolata nel secondo round.

E le Ducati ufficiali? Per Fabrizio e per Haga il secondo round diventa un passaggio “proibito”. Di fatto, al di là della posizione in griglia, (decimo il romano con 1’34.021 e undicesimo il giapponese con 1’34.100) per le rosse ufficiali di Borgo Panigale è il replay di Portimao: un’altra doccia fredda da cui s’intravede lo spettro gelido della crisi. Come definire altrimenti una situazione che vede le bicilindriche “private” sopravanzare quelle “ufficiali”? Vietato sperare domani in un miracolo?

Solo 13esimo il coequipier di Biaggi, Camier (1’34.273) e ancora nebbia per Xaus, la cui BMW gli sta proprio stretta: 17esimo tempo.

Come sempre sarà una corsa spettacolo. I pronostici, qui, non servono. Il podio ha troppi pretendenti. Anche la vittoria. Che Sbk!

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