WSBK: gli outsider illustri di Valencia

Di L. Lallai
Pubblicato il 13 apr 2010
WSBK: gli outsider illustri di Valencia


Valencia 2010, terzo round del mondiale Superbike. Durante questo weekend ci siamo emozionati con le performance e i colpi di scena di due gare splendide, con lotte per vittoria, podio e punti importanti in ottica mondiale. Fra le conferme del campionato, ovvero Leon Haslam, Max Biaggi e Carlos Checa, ci sono state novità come Troy Corser e un ritrovato Noriyuki Haga.

Fra questi nomi, non si leggono alcuni dei potenziali protagonisti di questo campionato; ci sono piloti dalle decantate qualità che faticano ad affacciarsi nelle posizioni alte della classifica. Alla terza gara stagionale, possiamo cominciare ad analizzare le forze in gioco, azzardare qualche bilancio, e capire quali sono gli indici in discesa sul nostro grafico SBK 2010.

Partiamo dal doppio zero di Michel Fabrizio, un episodio che lui stesso ha commentato come “una gara da cancellare”, ma ahimè un risultato simile pesa come un macigno sulle spalle del suo mondiale, mai cominciato sul serio, e sulla Ducati Xerox, che ha trovato consolazione, per fortuna, nell’eccellente vittoria di Noriyuki Haga in Gara2.

Superbike 2010 - Valencia - 2a parte
Superbike 2010 - Valencia - 2a parte
Superbike 2010 - Valencia - 1a parte
Superbike 2010 - Valencia - 2a parte

Un altri fantasma, che avrebbe dovuto fare grandi cose in questa tappa spagnola, è Cal Crutchlow: due superpole consecutive hanno fatto capire che il ragazzo è veloce, ma sul giro lanciato. Il passo di gara è ancora un lontano miraggio per il campione del mondo WSS, e subire tutti quei sorpassi per concludere una misera gara a centro classifica, non è comportamento da poleman. L’inglesino deve mangiare ancora tanto minestrone per poter essere costante ed efficiente.

Max Neukirchner è diventato l’ombra di se stesso: due piazzamenti oltre la decima posizione, l’hanno portato da pretendente al titolo a cacciatore di punticini nel limbo della classifica, sempre fra il 10° e il 15° posto. Urge una svegliata, una ripresa di fiducia sulle sue performance e sulla moto, che nelle mani di Johnny Rea sta conquistando posizioni e punti importanti anche in ottica mondiale.

Altra delusione totale della domenica, è Ruben Xaus, non tanto per i piazzamenti a fine gara (sono sempre gli stessi da inizio stagione per lui, anzi, qualche volta ha fatto peggio) ma perchè guardando il lavoro che Tardozzi ha fatto con la S1000RR e con Corser, il risultato finale dello spagnolo lascia ancor più l’amaro in bocca. Cascadeur di professione, ha sempre alternato risultati buoni a cadute, mentre questo periodo alterna le uscite di pista a scarsi piazzamenti. Lo spediranno a casa? qualche settimana fa il dubbio era concreto, vedremo.

Leon Camier… senza dubbio inseriamo anche lui, ma con riserva. La sua buona prestazione in entrambe le manches è stata rovinata dapprima con una caduta mentre battagliava per la quarta posizione, poi da una perdita del posteriore in uscita di curva mentre si trovava in testa, in gara2. Il talento c’è, la capacità di farsi largo nel gruppo di “quelli che contano” anche, l’esperienza ancora no. Dovrà mangiare minestrone anche lui, assieme a Crutchlow, per qualche gara ancora, prima di poter diventare una reale minaccia alla testa del mondiale.

Superbike 2010 - Valencia - 1a parte
Superbike 2010 - Valencia - 1a parte
Superbike 2010 - Valencia - 2a parte
Superbike 2010 - Valencia - 1a parte

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