MotoGP: Ezpeleta, "la chiave del successo è la passione e capire cosa funziona", ma poi parla di soldi
Dichiarazione sentimentale, quella di Carmelo Ezpeleta, che nella sua intervista parla di come ha costruito il successo di una categoria che dal 1992 è in mano alla Dorna: “Da quando abbiamo preso in carico il campionato ci sono stati 281 Gran Premi. Un elemento essenziale per sostenere il successo è stata la passione e la comprensione di ciò che funziona. Solo con questi elementi possiamo sviluppare e innovare le categorie come stiamo facendo”
Peccato che subito dopo la parte passionale, è un tripudio di cifre e capitali, che fan dimenticare a Carmelino il romanticismo, dirottando il discorso su un contesto commerciale, comunque interessante per chi segue questo sport:
“La FIM è titolare dei diritti, e soprattutto della storia. Le modifiche vengono sempre prese all’unanimità e il nostro ruolo è quello di organizzare le gare e assicurarsi che ci sia la massima copertura in televisione. Per questo abbiamo applicato una gestione integrale dei diritti commerciali. Forse potremmo avere più entrate attraverso la negoziazione di ogni diritto individuale, ma pensiamo che sia molto meglio così “.
I passi avanti fatti dalla Dorna per quanto riguarda la sicurezza sono stati davvero significativi: “Da quando la Commissione ha iniziato, ha investito nel miglioramento della sicurezza ben 75 Milioni di Euro” – continua Ezpeleta – “Il problema è che ci sono alcune aree del mondo in cui non possiamo correre perchè i circuiti non ci vengono approvati;in ogni caso, ora e nei prossimi anni ci saranno 18 gare che contano.”
Da qui in poi, se la tira sui risultati raggiunti dalla sua gestione nella copertura televisiva mondiale: “Fino al 2009, 207 paesi hanno trasmesso le gare in diretta, producendo 5.257 ore di televisione. C’erano anche 2,3 milioni di spettatori in circuito e il sito ufficiale MotoGP ha registrato oltre 47 milioni di visite“
Un altro aspetto di fondamentale importanza è quello che riguarda l’ambiente di gara: “mantenere i contatti fluidi nel paddock, con la possibilità di rilevare i problemi e cercare assieme le soluzioni. I piloti e le squadre sono alla base del campionato e dobbiamo ascoltarli e sostenerli. Quando abbiamo iniziato l’ammontare dei premi che le quattro categorie hanno ricevuto è stato di 350.000 Dollari . Ora diamo più di 50 Milioni di €, compresi premi e sostegno diretto ad alcune squadre.”
Non abbiamo letto nulla riguardo spettacolo e bagarre in pista, che sono forse gli elementi che interessano a noi appassionati, più di sterili cifre e rapporti commerciali. Carmelo e le sue innovazioni, da un lato hanno portato nuova linfa (grazie ai 4 tempi) mantenendo costante l’interesse nella categoria, dall’altro sta portando avanti una politica gestionale in stile Bernie Ecclestone (il boss della Formula1), tutto diritti TV e sponsor, che con il passare degli anni potrebbe rovinare il bello delle competizioni a due ruote, come già è successo per quelle a quattro. Speriamo non si arrivi mai a questo punto!