Abbigliamento obbligatorio: le parole del sen. Marco Filippi
Dal sito ufficiale del senatore Marco Filippi, leggiamo la conferma definitiva che l’emendamento da lui stesso proposto è stato ritirato. Il senatore spiega le ragioni di questo ritiro e vi riportiamo il testo integrale tratto dal sito. Si tratta di un tema particolarmente caldo e per questo vi raccomandiamo di esprimere la vostra opinione senza insultare nessuno.
“Carissimi motociclisti o appassionati delle due ruote, Voglio informarvi che ho ritirato l’emendamento 20.2 che riguardava l’obbligatorietà delle dotazioni di sicurezza per motocicli e ciclomotori. Ho voluto ritirarlo nonostante una sua riscrittura comportasse soltanto l’obbligo del paraschiena solo per i motocicli di grossa cilindrata oltre i 35 kw e sul quale si era registrata l’unanimità dell’intera commissione.
Voglio anche segnalare come sia stato ritirato successivamente al mio, anche analogo emendamento da parte di esponenti della maggioranza. Voglio cogliere l’occasione però anche per motivare le ragioni del ritiro dell’emendamento.
Tengo a precisare che non è derivato da un scelta di comodo per recuperare consenso, (il vostro peraltro credo irrimediabilmente perso!) e neppure per il venire meno di convinzioni che rimangno sostanzialmente intatte, ma piuttosto dalla consapevolezza che alcune delle vostre mail, sinceramente non tutte condivisibili (anzi alcune censurabili e censurate proprio per offese e contumelie assolutamente gratuite) mi hanno fatto ritenere necessaria una differente temporalizzazione del provvedimento e di una sua eventuale applicazione con maggiore gradualità.
Soprattutto è vero che esistono priorità di intervento sulla sicurezza stradale e che non tutte queste possono essere attivate contestualmente. In particolare per quanto continuo a ritenere necessaria una maggiore protezione dei conducenti delle due ruote con dotazioni di sicurezza personali ritengo ancora prima necessario un miglioramento sostanziale delle condizioni delle infrastrutture stradali (manti drenanti, guard rail e segnaletica) che il procedimento in esame peraltro si propone e su cui interviene grazie al nostro apporto in maniera sostanziale destinando quote rilevanti dei proventi scaturiti dalle sanzioni amministrative per le infrazioni al codice della strada.
Ritengo infine che un provvedimento di impatto come si è rivelato quello proposto con l’emendamento abbia bisogno di un confronto, magari anche aspro, ma supportato da più solide basi statistiche e scientifiche. Il nostro gruppo in Commisssione al Senato si adopererà per farlo già da oggi.
Colgo quindi l’occasione per salutarvi cordialmente e manifestando l’auspicio di un incontro, possibilmente dal vivo, con chi di voi ne abbia l’intenzione e l’interesse proprio per un confronto sul tema della sicurezza stradale in generale e delle dotazioni di sicurezza personale per le due ruote in particolare.
Ringrazio comunque tutti voi del contributo che avete offerto al lavoro di esame del provvedimento sulla sicurezza stradale salutandovi con la massima cordialità.”