MotoGP: Team Gresini in ascesa. Melandri "un passo in avanti ma c'è ancora da lavorare"

Di L. Lallai
Pubblicato il 3 mag 2010
MotoGP: Team Gresini in ascesa. Melandri


Una piacevole sorpresa quella del Team Gresini, con una gara al di sopra delle aspettative che ha portato punti preziosi ed esperienza utile per lo sviluppo di una RC212V che fa le bizze da quest’inverno. Le ultime vicende narrano di come Honda abbia lasciato “carta bianca” a Fausto Gresini per intervenire su alcuni particolari della moto, che il team ora può modificare a piacimento senza seguire gli standard del contratto iniziale.

La differenza si è notata subito (e fa pensare a quanto può essere limitante, spesso e volentieri, il correre con una moto satellite) e Marco Melandri ha portato a casa un 8° posto, con la folta chioma di Simoncelli all’11° posto. Posizioni da onesta metà classifica, ma con un valore aggiunto, ovvero quello dato dalla spettacolare lotta interna (l’unica vera emozione per 20 giri di gara) per il settimo posto, verso metà gara.

Marco Melandri: “Sicuramente meglio che in Qatar però non sono molto contento della prima parte di gara perché con il pieno di carburante non riuscivo a guidare bene. Ho fatto una buona partenza ma facevo fatica a gestire la moto, quando lasciavo i freni, l´anteriore era molto instabile. Da metà gara in poi la situazione è migliorata ma con il sistema che controlla i consumi il motore ha perso potenza. In ogni caso ho lottato bene ho provato a risuperare Kallio nell´ultimo giro per riprendermi il settimo posto ma lui era molto veloce in accelerazione e non riuscivo a farmi sotto in frenata. Ci riproveremo, abbiamo fatto un passo in avanti e continueremo a lavorare per fare
ancora meglio.”

MotoGP 2010 - Jerez  - 1a parte
MotoGP 2010 - Jerez  - 1a parte
MotoGP 2010 - Jerez  - 1a parte
MotoGP 2010 - Jerez  - 1a parte
MotoGP 2010 - Jerez  - 1a parte
MotoGP 2010 - Jerez  - 1a parte
MotoGP 2010 - Jerez  - 1a parte
MotoGP 2010 - Jerez  - 1a parte

Marco Simoncelli: “Diciamo che questo undicesimo posto rispetto a quello del Qatar ha un sapore completamente diverso. Sono partito bene guadagnando molte posizioni e dopo ho lottato con Melandri, Kallio, Edwards, Spies, De Puniet e Bautista. Purtroppo di questi avversari alla fine ne ho messo dietro soltanto uno. Però è stata una bella gara e soprattutto fino a sette giri dalla fine ero molto veloce ed avevo la sensazione di andare un po´ più forte di quelli del mio gruppo.Purtroppo quando la mia moto ha cominciato a scivolare gli altri piloti sono riusciti a tenere il ritmo ed io non ci sono riuscito. Un altro undicesimo posto decisamente più bello.”

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