Tony Cairoli: "Non vedo l'ora di eguagliare Rossi"
Il messinese punta in alto e se il record di Agostini sembra irraggiungibile quello di Rossi è ormai a portata di mano.
Sono passati solo tre giorni dalla spettacolare gara di Matterley Basin, dove Antonio Cairoli è stato incoronato Campione nel Mondiale Motocross, ma il messinese guarda già avanti. La fame di vittorie e la voglia di competizione lo hanno portato fino alla vetta e ora il pilota non ha certo intenzione di crogiolarsi sugli allori. Nell’immediato futuro c’è il Cross delle Nazioni, in Germania e poi un nuovo lungo inverno di allenamenti prima della stagione 2014. Stesso team, stesa mentalità vincente, ma anche nuovi avversari: Cairoli è umile ma non teme la concorrenza e pensa già all’ottavo titolo, magari al nono, col quale eguaglierebbe il record di Valentino Rossi, sempre che nel frattempo il pesarese non regali qualche sorpresa.
Lo stesso Rossi, dopo l’ultimo Gran Premio di Brno aveva commentato con orgoglio la vittoria di Cairoli:
“Cairoli fa onore agli italiani. E’ come me, quando vincevo tutto”.
Tony, recentemente intervistato dal quotidiano La Repubblica, ringrazia il collega:
“Valentino è un amico, una bellissima persona. Lo ringrazio. A proposito, quanti titoli ha vinto? Nove? Agostini un po’ di più, mi sa che sarà dura superarlo. Ma posso provarci con Vale. Non vedo l’ora “.
Vincere altri due titoli non sarà uno scherzo, ma il pilota KTM è ancora giovane (27 anni) e sta vivendo i suoi anni migliori. Ancora una volta, parlando del suo futuro, dribbla l’ormai consueta domanda sull’America e il Supercross:
“Sono due discipline completamente diverse. In Italia non ci sono piste come quelle Usa, quando mi sono formato come pilota era troppo tardi per andare in America. In Francia hanno percorsi del genere, e infatti molti ragazzini poi emigrano. Però c’è sempre tempo, per sfidare gli americani”.
Ora è necessario concentrarsi sul Cross delle Nazioni e su una nuova stagione di allenamenti, tra Roma e Lommel, in Belgio:
“Il Cross delle Nazioni è una bella gara a squadre. Spero almeno questa volta di arrivare sul podio. Siamo messi abbastanza bene, io di sicuro darò tutto. Poi finalmente un po’ di riposo. A Roma, con Jill… In Belgio ci sono le piste sabbiose, le migliori per allenarsi. Ma c’è anche la pioggia, quel grigio che non ti lascia mai. Il freddo che ti entra dentro. Che tristezza, a volte. Il segreto è non mollare. Mai. Perché poi i risultati arrivano: anche quest’anno c’erano mille avversari che mi davano la caccia, ma poi tutti hanno cominciato a commettere degli errori. Io no. Io non mi accontento, ecco il segreto.”
Grazie a Cairoli il Motocross inizia a uscire dalla nicchia e sempre più persone si appassionano alle ruote tassellate. Ma non lo fa solo per i soldi, il suo motto “Velocità, fango e gloria”, la dice lunga:
“Si guadagna abbastanza. Ma io corro solo perché mi piace, perché voglio vincere. La MX1 è un campionato seguito in tutto il mondo, sono battaglie su piste e in posti incredibili, con una media di trentamila spettatori. Gente vera. Questo è quello che mi interessa. I migliori piloti sono professionisti, però la maggior parte di loro per entrare in un team deve portare uno sponsor. Insomma, i soldi sono un’eventualità”.