WSBK: 6° Round, Kyalami

Di L. Lallai
Pubblicato il 13 mag 2010
WSBK: 6° Round, Kyalami


Archiviato il fantastico weekend di Monza, tutti preparan le valigie per un salto intercontinentale, fino al circuito di Kyalami, in Sudafrica, che per l’ultimo anno, prima di un lungo stop, accoglierà la Superbike. Dislivelli e un’ alternanza di curve veloci e lente caratterizzano i 4200m del circuito più “alto” del mondiale.

Alto perchè si trova a ben 1500m sul livello del mare, una posizione inusuale per un autodromo che a quell’altitudine fa perdere potenza ai motori a causa dell’aria più rarefatta. Un’incognita quindi sarà da attribuire ai sistemi di alimentazione delle moto: quella che riuscirà a limitare al meglio di potenza, potrebbe essere la moto da battere.

Kyalami, dopo la doppietta di Max Biaggi sul circuito brianzolo, potrebbe riservare anche grosse novità in termini di classifica. I 3 punti che separano il corsaro da Leon Haslam potrebbero trasformarsi in un sorpasso, con una RSV4 al massimo della sua forma e parecchi piloti in grado di mettere i bastoni fra le ruote sia ad Aprilia che a Suzuki.

Ten Kate supporterà due wild card in Supersport e conterà su un Jonathan Rea in aria di riscatto, dopo un brutto “doppio zero” e aver perso la moto. Il team Ducati Xerox si è esibito in una doppietta in gara1 e gara2 lo scorso anno, ci piacerebbe dire che questa è la volta buona per ritrovare la competitività, ma è difficile scommettere sui due ufficiali rossi, sono un’incognita ad ogni gara. L’esercito degli inglesi farà la sua parte, con i piloti Yamaha Sterilgarda, Toseland e Crutchlow in coppia verso un’altro podio. Non dimentichiamo le altre Aprilia, di Camier e della wild card Sheridan Morais (in pista con una moto del team EmTek supportata dal team ufficiale), e delle BMW, con un Corser in palla e uno Xaus ritrovato.

“Partiamo per Kyalami felici del weekend di Monza ma pronti a ricominciare la caccia al risultato – commenta Max Biaggi – E’ stato giusto celebrare Monza ma sarebbe stupido farsi illusioni, quest’anno ci sara’ da lottare gara per gara, punto per punto. Siamo ai vertici e non ci nascondiamo ma tutti migliori 5 o 6 sono vicinissimi e proprio la prima gara italiana ne e’ stata la dimostrazione. Kyalami non e’ un tracciato favorevole per noi, le sue caratteristiche e le molte sconnessioni potrebbero sfavorirci. Sara’ fondamentale la messa a punto di avvicinamento alle gare”.

Haslam è un po’ più preoccupato di Max, e guarda con occhio vigile alla performance dell’italiano: “Kyalami è un circuito fisicamente provante, ma penso che non troveremo tanti problemi. Max è andato bene a Monza, e ho bisogno di fare del mio meglio per batterlo e mantenere la leadership. a Kayalami, lo scorso anno, mi sono qulificato decimo, non ho concluso la prima gara e ho finito quarto la seconda. Cercherò di fare molto meglio del 2009.”

Insomma, si prevedono scintille in classifica, fra le rare particelle di ossigeno sudafricano.

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