Harley-Davidson alla svolta: modelli 500 cc e 'apertura' ai motori elettrici
I tempi cambiano anche per il totem H-D: nel corso dei festeggiamenti per il 110° Anniversario della casa a Milwaukee, il COO Matthew Levatich ha confermato l'arrivo di un motore da 500 cc, aprendo anche all'elettrico..
Dopo le calebrazioni europee svoltesi a Roma a metà Giugno, nell’ultimo fine settimana si sono svolti a Milwaukee i festeggiamenti ‘americani’ per i primi 110 anni di Harley-Davidson, storica casa motociclistica statunitense che ha chiamato a raccolta i suoi numerosi fedeli nella città che ha visto nascere il mito H-D, e dove tuttora risiede il Quartier Generale dell’azienda. Ai festeggiamenti hanno naturalmente partecipato (come a Roma) i ‘pezzi grossi’ del management H-D, che hanno colto l’occasione per preannunciare una svolta decisamente ‘storica’ per il glorioso costruttore a stelle e strisce: l’imminente arrivo di un motore 500 cc (cilindrata senza dubbio ‘piccola’ rispetto ai recenti standard della casa) e l’‘apertura’ alla propulsione elettrica, che gli stessi vertici H-D avevano escluso in occasione della kermesse capitolina.
Harley-Davidson ha recentemente presentato la propria nuova gamma 2014, di per sé già ricca di novità, ma per il prossimo futuro l’offerta della case del Winsconsin promette di includere cambiamenti ancora più drammatici, con l’ingresso in segmenti del mercato fino ad oggi totalmente inesplorati. La conferma è arrivata per bocca di Matthew Levatich, Chief Operating Officer di Harley-Davidson Motor Company, che ha confermato l’esistenza di un nuovo propulsore H-D da 500 cc già in avanzata fase di sviluppo (come dimostrerebbe la foto spia sopra, scattata in India e pubblicata sul forum del sito indiano TeamBHP.com).
Levatich ha lasciato intendere che il primo modello H-D equipaggiato con tale motore sarà assemblato e costruito in India – altra grossa novità – e immesso esclusivamente sul mercato locale, non escludendo però in futuro l’arrivo di un simile prodotto anche negli U.S.A. (e, aggiungiamo noi, in Europa). Naturalmente questo comporterebbe una rivisitazione del concetto ‘Made in America‘ di cui gli appassionati del marchio statunitensi hanno sempre menato un gran vanto, con gli esperti di marketing H-D che starebbero già lavorando su una variazione del team ‘Designed in California‘ adottato da Apple, che così ha giustificato l’origine ‘americana’ dei propri prodotti assemblati però in altre nazioni dove il costo della manodopera è più basso, tipo la Cina.
Ad ogni modo, non si tratta di progetti troppo ‘futuristici’ in quanto il primo modello H-D da 500 cc, ancora senza nome, dovrebbe essere pronto per la presentazione ufficiale in occasione del prossimo Indian Auto Expo 2014, che avrà luogo a Nuova Delhi il prossimo Febbraio. Levatich ha inoltre confermato di aver già guidato il nuovo modello:
“E’ agile, leggera, ha una sella bassa ed è duttile sia in accelerazione che in frenata. Ho guidato esso – sembra grande, suona alla grande, è una Harley, e è un prezzo giusto. L’ho guidata e mi è sembrata fantastica: è bella, ‘suona’ bene ed è una Harley, con un buon prezzo.”
“Vogliamo farla uscire il più presto possibile, ma dovrà essere assolutamente ‘a posto’. I nuovi motori presentano sempre delle complicazioni, e dobbiamo fare in modo che tutto sia ok in termini di durata, affidabilità e sicurezza. D’altra parte, il telaio e gli altri dettagli sono aspetti molto più semplici.”
“Le qualità ‘americane’ di una Harley sono molto importanti per la gente. Non letteralmente, del tipo: “da dove proviene quell’ammortizzatore?”, questo aspetto è meno significativo, ma deve avere lo spirito e l’anima dell’America. Abbiamo fabbriche Harley-Davidson in India e in Brasile, e possiamo sfruttare quelle strutture e le competenze svilupate in loco per raggiungere più rapidamente consumatori indiani.”
“Stiamo cominciando ad avere una mente sempre più aperta per questo genere di cose, ma allo stesso modo comprendiamo pienamente l’importanza del ‘Made in America’: la qualità americana, lo spirito e l’integrità che sono aspetti molto importanti per il cliente.”
Levatich ha inoltre affermato che l’arrivo di una Harley-Davidson con propulsione elettrica sarebbe un’eventualità non così inverosimile come potrebbe sembrare. Questa affermazione, ovviamente, suona come una vera e propria ‘bestemmia’ alle orecchie dei ‘puristi’ del ‘Bar-and-Shield’, ma anche se pare che al momento non ci sia nulla di concreto a riguardo, Levatich ha confermato che l’idea non è più considerata ‘blasfema’ negli ambienti H-D:
“Spesso mi viene chiesto se ci sarà mai una Harley elettrica. La gente di solito dice: “Accidenti, no!”, ma perché no? I nostri ingegneri sono molto incuriositi dall’idea, dal come potrebbe essere una Harley elettrica, dal ‘sound’ che potrebbe avere, dal ‘feeling’ che potrebbe avere etc. E sarebbe viscerale, sarebbe emozionante, sarebbe attraente. Credo che ci sia la possibilità per farlo, e sarebbe una cosa molto eccitante.”