Max Biaggi: "Primi con orgoglio ma... attenzione, il campionato è ancora lungo"
Sei vittorie e tre podi ottenuti a metà campionato, danno l’idea del momento di forma che Max Biaggi sta vivendo in questo momento. Una seconda giovinezza? Forse. Più giusto sarebbe parlare di un’alchimia ritrovata con l’amore di una vita, quell’Aprilia che in passato, nel motomondiale, gli aveva permesso di conquistare 3 dei 4 mondiali in 250.
Dal round degli States, tenutosi al Miller Motorsports Park, il Corsaro ha agguantato anche la vetta della classifica generale nel mondiale Superbike, scansando quel gran talento di Leon Haslam, secondo a 15 punti e con la concorrenza ad anni luce di distanza.
Il prossimo appuntamento sarà davvero speciale per Max: 39 anni da compiere in concomitanza con la tappa di Misano, davanti al suo pubblico. WSBK.com ne ha approfittato per fare a Biaggi alcune domande su questo straordinario 2010.
D – Rispetto allo scorso anno, qual’è stato il più grande passo in avanti fatto sull’Aprilia RSV4 livello di competitività?
R – “E’ stato fatto un lavoro di affinamento di diversi particolari. La moto è diventata un po’ più equilibrata sia come utilizzo motore che ciclistico.”
D – Come ci si sente a guidare il campionato avendo Leon Haslam come unico rivale nella lotta al titolo?
R – “Questa è la mia prima volta in testa al mondiale quest’anno e sinceramente penso che sia un’ottima sensazione che ci rende orgogliosi del duro lavoro svolto fin qui. Personalmente sono e rimango concentrato per riuscire ad ottenere il massimo ogni volta che vado in pista ……il mondiale è ancora lungo.”
D – Quali saranno le migliori e le peggiori piste per la RSV4 da Misano a Magny Cours?
R – “Vuoi sapere troppe cose… diciamo che voglio andare mediamente bene in tutti I tracciati. Questo è il mio pensiero!”
D – Quanto aiuto state ricevendo dal test team che lavora in parallelo con voi?
R – “Beh! Con una moto nuova come la nostra è fondamentale avere un Test Team (come la BMW d’altronde). Diciamo che per gli ultimi arrivati è molto importante per recuperare competitività rispetto a quei team che hanno fatto la storia della SBK.”
D – C’è differenza tra la nuova cascata ad ingranaggi e il vecchio sistema?
R – “No, non proprio. Non si avvertono differenze al momento. La nuova cascata ad ingranaggi l’ abbiamo usata solo a Miller ma già dalla prossima gara potrò essere più preciso.”
D – Quest’anno hai cambiato in qualche modo il tuo approccio alle gare Superbike?
R – “Mi sono trovato subito a mio agio nel WSBK sin dal primo momento. Mi mancava un ambiente molto più spartano della MotoGP e credo di averlo trovato. Quest’anno per me non è cambiato nulla, il grande cambiamento l’ho fatto quando sono tornato a correre per Aprilia e con la squadra da me scelta per quest’avventura.”
D – Quanto ti ha aiutato quest’anno, rispetto alle passate stagioni, essere diventato padre?
R – “Cosa posso dirvi… E’ semplicemente fantastico quello che mi è accaduto, non credevo fosse così incredibilmente bello diventare padre. Sono orgoglioso.”
D – Rispetto a dieci anni fa, oggi ci sono piloti cosiddetti “vecchi” in grado di lottare per il mondiale. Ma questo non è forse uno degli sport più fisici di tutti?
R – “L’esperienza è una dote in più e quando gareggi al Top contano tutti i piccoli dettagli. I nuovi arrivati sono bravi ma pochissimi fanno la differenza. Su tutti, Ben Spies.”