Valentino Rossi 4° a Misano: "Non ce la facevo a stare con i primi tre"
Il pesarese analizza la propria prestazione nel GP di San Marino e ammette la superiorità di Lorenzo con la Yamaha M1: "Fa veramente paura"
Valentino Rossi non può sicuramente dirsi soddisfatto del quarto posto ottenuto ieri nel GP di San Marino e della Riviera di Rimini, tredicesimo appuntamento del Motomondiale 2013. Il pesarese, chiamato a regalare una grande prestazione ai suoi tifosi nel round casalingo, non è riuscito infatti ad andare oltre il solito ‘risultato minimo’, risultando ancora l’ultimo tra i quattro prototipi factory ‘Made in Japan’. Non si tratta di un risultato di per sè negativo, ma le premesse per ritornare finalmente sul podio c’erano tutte, dall’upgrade della Yamaha con la nuova trasmissione seamless e – soprattutto – le buone prestazioni nelle varie sessioni di prova, culminate con il terzo posto in qualifica.
Partire dalla prima fila non è stato un risultato che Rossi ha centrato di sovente quest’anno (in precedenza c’era riuscito solo al Sachsenring), e quindi è normale che le aspettative attorno al 9 volte iridato per la gara di domenica fossero piuttosto alte, ma il ‘Dottore’ non è riuscito a trovare in gara il ritmo giusto per stare al passo con i soliti tre spagnoli, ed il confronto con il compagno di box Jorge Lorenzo, partito come un missile e semplicemente irraggiungibile per tutti fino al traguardo, è obiettivamente impietoso.
Interrogato da SportMediaset sulla sua prestazione di Misano Adriatico ha ammesso di non essere riuscito a rimanere attaccato ai primi, spiegando così una gara che lo ha visto tagliare il traguardo con oltre 15 secondi di ritardo rispetto al Campione del Mondo:
“All’inizio è stata una bella gara, ma Pedrosa mi ha passato subito alla prima curva insieme a Espargaro, che però è partito in anticipo. Poi Marquez è andato largo e io ho cercato di tenere Pedrosa, che aveva un gran ritmo: sono stato con lui ed ero abbastanza veloce, visto che ho fatto anche 34″0. Però ero davvero ‘impiccato’: in frenata facevo molta fatica a fermarmi, e poi ho avuto problemi con il davanti che mi si è chiuso 2-3 volte. Quando mi ha superato Marquez ho cercato di rimanere con lui, ma lui aveva qualche decimino in più. Poi ho fatto il lungo alla quercia e ho rallentato, perchè ho capito che non ce la facevo a prenderli e a stare con loro. E’ un peccato perchè sarebbe stato bello salire sul podio, per i tifosi e per tutto il pubblico, ma purtroppo non ce l’ho fatta.
In merito alla straordinaria partenza di Lorenzo a Misano – che in pratica ha tagliato subito le gambe ai potenziali inseguitori – Valentino Rossi ha ammesso che lo spagnolo, al momento, è semplicemente di un altro livello rispetto al suo attuale potenziale, così come lo sono i due Hondisti:
“Lorenzo fa veramente paura, riesce a partire subito con un gran ‘feeling’ già dalla prima o dalla seconda curva, non sbaglia una partenza ed è sempre davanti, riuscendo a fare lì la differenza. Me lo spiego con il fatto che, probabilmente, è davvero bravo [ride].”
“Eravamo molto ottimisti dopo le prove di ieri: in qualifica ero andato bene, avevo fatto un buon tempo ed ero in prima fila. Sapevo che Lorenzo e le due Honda sarebbero andati molto forte, anche Pedrosa, e quindi sapevo che avrei dovuto fare qualcosa di più per star con loro e magari giocarmela alla fine, ma non ce l’ho fatta: loro sono rimasti sul 34″ basso costante e hanno fatto come al solito una gara di livello altissimo, e questo a me è mancato un po’.”
Riguardo al sorpasso subito da Marquez – dopo che l’attuale leader del Mondiale aveva momentaneamente concesso il terzo posto all’italiano in seguito ad un attacco fallito a Pedrosa con relativo ‘lungo’ – Valentino Rossi ha negato qualsiasi peccato di esuberanza da parte del giovane collega:
“Io ero in difficoltà alla ‘Quercia’ e lui è uscito più veloce: mi aspettavo che provasse a incrociare le traiettorie, ho provato a chiuderlo, ma lui ha buttato la moto nel mezzo di traverso. Rispetto alle Honda facciamo un po’ di fatica in frenata, e loro riescono sempre a staccare un pelo più in là. E poi Marquez stacca davvero fortissimo.”