MotoGP: i cinque "Viceré" della classe regina
Il caso più eclatante è quello di Dani Pedrosa, che nonostante ben 24 vittorie in MotoGP non ha mai (almeno per ora), conquistato il titolo.
Alcuni sono ancora in attività, altri hanno appeso la tuta al chiodo. E’ passato oltre un decennio da quando la 500 venne trasformata in MotoGP, ma tra i grandi protagonisti di questi anni non ci sono solo Rossi, Lorenzo e Stoner, ma tanti altri grandi piloti che seppur non siano mai riusciti a vincere un titolo nella classe regina hanno lasciato un segno indelebile nel mondo delle due ruote.
Destino avverso, infortuni o semplicemente ritrovarsi a correre al fianco (o alle spalle) di altri grandi campioni: il motociclismo è uno sport dove un gran numero di fattori fa la differenza tra sconfitta e vittoria. Se nel 2006 a Nicky Hayden bastarono due vittorie per laurearsi campione, l’anno scorso Dani Pedrosa arrivò 2° in classifica generale nonostante ben sette successi stagionali.
E proprio Dani, reduce dal terzo posto di Misano Adriatico, anche quest’anno si trova nuovamente a combattare per il titolo, in un terzetto di furie rosse (nel senso di iberiche) nel quale rischia di rimanere schiacciato, tra la giovane voracità di Marquez e il talento inossidabile di Lorenzo. In MotoGP dal 2006, Pedrosa aveva precedentemente vinto ben 3 titoli consecutivi tra 125 e 250: poi in sette stagioni è stato vicecampione per ben tre volte. Nel 2007 alle spalle del grande Stoner, nel 2010 e nel 2012 dietro a Jorge Lorenzo. Ma la stagione 2013 non è ancora finita…
Sete Gibernau
Continuiamo la nostra rassegna di “Campioni senza corona”, come li ha definiti l’esperto collega Massimo, con un altro indimenticabile protagonista della MotoGP: nato a Barcellona 41 anni fa, si è ritirato a metà stagione 2009. Adorato dalle tifose, figlio del fondatore del brand Montesa, è stato per alcune stagioni il più accanito avversario di Valentino Rossi. Stiamo, ovviamente parlando di Manuel “Sete” Gibernau, per due volte vicecampione della classe regina in sella alla Honda del team Gresini. Nel 2003 il cataleno ottenne ben 4 vittorie, ma nulla poté contro lo strapotere del pesarese; l’anno successivo altri 4 successi, altrettanti secondi posti e due 3. Un bottino niente male, ma Rossi, all’esordio con la Yamaha centrò ancora 9 vittorie, aggiudicandosi il 4° titolo consecutivo.
Marco Melandri
Nell’anno d’esordio della MotoGP, Marco Melandri si laureò campione in 250 e per il ravennate si tratta al momento dell’unico titolo iridato in palmares. Il romagnolo, ora in lotta per il titolo Superbike, ha avuto una carriera travagliata nella classe regina, segnata dagli incidenti e anche da un pizzico di sfortuna. Il suo anno migliore fu il 2005, quando arrivò secondo in classifica generale in sella alla Honda RC211V del team Movistar di Fausto Gresini, arrivando spesso davanti al suo compagno di team Gibernau. 2 vittorie, 2 secondi posti e 3 terzi non furono però sufficienti a competere con gli 11 successi del “cannibale” Rossi.
La carriera in MotoGP del “Macho” si è conclusa nel 2010, dopo un’annata piuttosto incolore nel team Gresini a fianco di Marco Simoncelli: ora il ravennate sta cercando il suo secondo titolo in carriera nel mondiale delle derivate di serie, dopo averlo sfiorato nella scorsa stagione.
Loris Capirossi
Arriviamo verso la vetta della nostra classifica dei 5 migliori “Vicere” della MotoGP con Loris Capirossi: bolognese di Castel San Pietro Terme, neo-quarantenne, Capirex può vantare ben 3 titoli mondiali in carniere, 2 nella 125 e 1 nella 250, ma purtroppo nessun mondiale in 500 o in MotoGP. In realtà Capirossi non è mai arrivato 2° in classifica generale nella classe regina, ma nella sua lunga carriera ha collezionato molte vittorie e parecchie prestazioni indimenticabili. Sua la prima vittoria Ducati in MotoGP, nel GP di Catalogna, suoi i 3 successi (sempre con Ducati) nel 2006, quando arrivò 3° in classifica, a soli 23 punti dal vincitore Nicky Hayden, in una delle annate più folli che si possano ricordare, nella quale fu anche coinvolto in un pauroso incidente nel GP di Catalogna.
Max Biaggi
Concludiamo, inevitabilmente, con Max Biaggi, il Corsaro Nero: 6 titoli mondiali in carriera (4 in 250 e 2 in Superbike) per uno dei migliori piloti degli ultimi 30 anni. Amato, odiato, antipatico a molti, adorato dai suoi fans. Unico. Detiene assieme a Phil Read il record di vittorie in 250, mentre, solo assieme a Kocinski può vantare vittorie sia tra i prototipi che nelle derivate di serie.
Quando iniziò la nuova era della MotoGP, il romano era già una star assoluta e per due stagioni su quattro era arrivato 2° in classifica generale nella 500. In MotoGP si laureò vicecampione solo nel 2002, in sella a Yamaha: 3 vittorie e 8 podi. Dopo una brutto avvio di stagione il Corsaro tirò fuori gli artigli, inanellando una serie di ottime prestazioni che non bastarono però a colmare il gap che lo separava con Rossi. Nel 2004, costretto a due ritiri per altrettanti contatti con Loris Capirossi, perse l’occasione di tener testa al pesarese, arrivando terzo in classifica generale. La storia non si scrive con i “se”, è vero, ma “Se Max non fosse caduto a Estoril nel 2004…”