Ben Spies: "nessuno può capire la frustrazione di un pilota infortunato."

I problemi di Spies risalgono al Gran Premio della Malesia dello scorso anno, ma l'incidente di Indianapolis ha definitivamente messo la parola fine al suo 2013...

Di Francesco
Pubblicato il 17 set 2013
Ben Spies:


Per un campione, guardare le corse dal divano di casa, con la propria moto affidata ad altri piloti, dev’essere una sofferenza più forte di quella patita in un incidente. Ben Spies, pilota in forze al team Ignite Pramac Ducati, sta trascorrendo un anno di purgatorio: al termine del 2012 si era infortunato alla spalla durante il GP di Malesia e la sua stagione si era conclusa prematuramente. Poi l’annuncio del divorzio con Yamaha e l’ingresso del team Ignite Pramac Ducati: 10° posto in Qatar, 13° ad Austin, nuovo stop al Mugello per sette gare, poi di nuovo una caduta a Indianapolis con lussazione alla spalla. Infine l’intervento. Un calvario.

L’ex Campione del Mondo della Superbike ha rilasciato un’intervista ufficiale, dove esprime tutta la sua frustrazione per la sua attuale condizione, ma anche le speranze per il futuro:

“Onestamente ora va meglio, ma a Indy è stata brutta. Non sono mai stato così stressato come gli ultimi dieci mesi, ma è frustrante anche per gli altri, per Ducati e per i fans. Non voglio cerare compassione ma penso che nessuno possa capire quanto questo sia frustrante per un pilota. Ma fa parte del gioco. Era la prima volta che sentivo la moto al 100% e penso che stavamo facendo un buon lavoro a Indy, quando, per uno stupido errore, sono caduto sulla mia spalla sinistra. Sebbene sia stato un incidente a bassa velocità, l’impatto è stato veramente violento.”

Un brutto infortunio, doloroso, che non sta consentendo al pilota di allenarsi come dovrebbe e, al momento, i tempi di recupero sono ancora un incognita:

“Sapevo ancor prima di fermarmi che qualcosa si era rotto. Subito pensavo alla clavicola, ma poi mi sono palpato sotto la tuta e ho capito che qualcosa si era separato. Una separazione del 5° grado, un dolore incredibile… Ora non sono completamente fermo, posso fare un po’ di bicicletta, ma è solo un inizio. Come ho già detto subito dopo l’incidente ero avvilito, ma mentre sedevo al centro medico il pensiero è andato immediatamente al team, ai miei fans e a tutti quelli che mi aspettavano a casa e che mi stanno aiutando nel duro lavoro per rimettermi in pista.”

Ben Spies -  Ducati Pramac - MotoGP 2013
Ben Spies -  Ducati Pramac - MotoGP 2013
Ben Spies -  Ducati Pramac - MotoGP 2013
Ben Spies -  Ducati Pramac - MotoGP 2013

Oltre alla frustrazione di non poter salire in moto, c’è anche la noia di dover passare il tempo a “poltrire”, situazione anomala per un atleta abituato ad allenarsi e viaggiare costantemente:

“Ho guardato tutte le gare, anche quelle di Moto2 e Moto3, concentrandomi su tutto, su ciascun pilota e sui loro miglioramenti, sulle moto… Insomma passando il tempo. Inoltre penso di essere diventato un ottimo esperto di cinema! Quando mi sveglio alla domenica mattina, per prima cosa mi faccio un caffé poi guardo la Moto2 e la Moto3: è stata veramente eccitante la sfida tra Jorge e Marc a Silverstone, quando li guardavo diventavo nervoso per loro. E’ bello guardare le gare, ma voglio tornare a far parte del gioco.”

Ben non sa ancora quando potrà tornare e se sarà in grado di scendere in pista entro la fine della stagione. E nel 2014? Il pilota vuole rimanere in Ducati e nonostante l’arrivo di Hernandez liquida velocemente i rumors che lo vorrebbero fuori dal team l’anno prossimo:

“Ora mi interessa solo tornare al 100%, ma ci vorrà ancora un po’. Il medico a breve mi dirà quando potremo partire con la riabilitazione. Parlo con Ducati quasi ogni giorno e mi tengono aggiornato sulle modifiche alla moto, cosa stanno testando… Il mio rapporto con Ducati è splendido, non sta succedendo nulla di quello che ho letto in giro. Sono fesserie… Auguro a Yonni ogni bene, è una grande opportunità per lui, sfortunatamente a mie spese, ma spero che possa fare un buon lavoro. Ora penso solo al mio ritorno, anche se il dottore non mi ha dato una data precisa. Vorrei almeno correre l’ultima gara, o perlomeno durante l’ultimo test…”

Ben Spies -  Ducati Pramac - MotoGP 2013
Ben Spies -  Ducati Pramac - MotoGP 2013
Ben Spies -  Ducati Pramac - MotoGP 2013
Ben Spies -  Ducati Pramac - MotoGP 2013
Ben Spies -  Ducati Pramac - MotoGP 2013
Ben Spies -  Ducati Pramac - MotoGP 2013
Ben Spies -  Ducati Pramac - MotoGP 2013
Ben Spies -  Ducati Pramac - MotoGP 2013
Ben Spies -  Ducati Pramac - MotoGP 2013
Ben Spies -  Ducati Pramac - MotoGP 2013
Ben Spies -  Ducati Pramac - MotoGP 2013
Ben Spies -  Ducati Pramac - MotoGP 2013
Ben Spies -  Ducati Pramac - MotoGP 2013
Ben Spies -  Ducati Pramac - MotoGP 2013
Ben Spies -  Ducati Pramac - MotoGP 2013
Ben Spies -  Ducati Pramac - MotoGP 2013
Ben Spies -  Ducati Pramac - MotoGP 2013
Ben Spies -  Ducati Pramac - MotoGP 2013
Ben Spies -  Ducati Pramac - MotoGP 2013
Ben Spies -  Ducati Pramac - MotoGP 2013
Ben Spies -  Ducati Pramac - MotoGP 2013
Ben Spies -  Ducati Pramac - MotoGP 2013
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