MotoGP, Jeremy Burgess: "Rossi deve andare forte dall'inizio alla fine"

Lo storico capo-meccanico del Campione di Tavullia individua il principale problema di Rossi: "Questa è una nuova generazione, devi avere un passo-record fin al primo giro."

Di Adriano Bestetti
Pubblicato il 24 set 2013
MotoGP, Jeremy Burgess:

Alla vigilia del Gran Premio di Aragon, 14° round stagionale della MotoGP 2013, Jeremy Burgess ha fatto il punto della situazione in merito alle prestazioni del suo ‘protetto’ Valentino Rossi, che ormai da anni si avvale dell’esperto tecnico australiano per la messa a punto delle sue moto. Ritornato in Yamaha insieme al pluri-iridato campione pesarese ad inizio 2013, Burgess ha lavorato sulla ritrovata Yamaha YZR-M1 per mettere Rossi nelle migliori condizioni possibili per sfruttare il suo talento, ma i risultati fino a questo momento non si può dire siano stati all’altezza delle aspettative. Parlando con MCN, Burgess ha individuato nelle non brillanti partenze di Rossi il suo principale ‘Tallone d’Achille’:

“Una cosa che dobbiamo fare è partire come fa Jorge, e questo significa mettersi in un ordine di idee totalmente nuovo. Stare tranquilli e poi entrare nel ritmo gara dopo il secondo giro non è più il modo di fare le cose. Questa è una generazione diversa, ed è comunque molto più facile a dirsi che farsi. Quando un pilota può guadagnare 1″2 al primo giro e le gare si vincono con margini anche più piccoli di quello, devi essere pronto ad andare ad un passo-record fin al primo giro.”

Best MotoGP Misano 2013
MotoGP 2013 - Prove Libere Misano
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MotoGP 2013 - Prove Libere Misano

Il compagno di squadra di Rossi, Jorge Lorenzo, ha vinto le ultime due gare (Silverstone e Misano) sfruttando in entrambe le occasioni un passo indiavolato fin dalle primissime battute, mentre Rossi, a confronto, ha avuto delle partenze piuttosto ‘fiacche’ anche a causa di qualifiche non sempre all’altezza della sua fama, che lo hanno visto partire più spesso dalla terza fila che non dalla prima. Secondo Burgess, le strepitose partenze di Lorenzo sono dovute al grande feeling dello spagnolo con le coperture Bridgestone, che gli permetterebbe di sfruttare al limite le ‘gomme nuove’ fin dall’inizio:

“E’ la freccia più appuntita del suo arco, ed è una cosa propria del pilota avere quel genere di fiducia al primo giro. Abbiamo studiato i dati del primo giro di Valentino (a Misano) e dalla curva 5 fino al rettilineo opposto avevamo lo stesso passo di Jorge, ma trovarci dietro a Espargaro – che era partito in anticipo – non ci ha permesso di sfruttare questo vantaggio.”

Best MotoGP Misano 2013
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MotoGP 2013 - Prove Libere Misano

Anche Dani Pedrosa ha recentemente dichiarato che il suo maggior problema nelle ultime gare è stata una mancanza di aderenza sul bordo della gomma nei primi giri, un vantaggio che Yamaha sembrerebbe avere su Honda, ma Burgess non è completamente in accordo con il pilota spagnolo:

“Dopo quello che ha detto Dani, Honda ha dovuto negare l’esistenza di tale vantaggio, che è sia di tipo psicologico che in termini di tempo in gara: Dani ha detto che una delle cose che devono fare è sfruttare meglio il bordo del pneumatico, nella stessa maniera in cui fa Jorge nel primo paio di giri. E’ una cosa che avevamo già visto in passato con altri ragazzi come Max (Biaggi), che arrivavano dalla 250 e riuscivano a sfruttare il grip al limite del battistrada.”

“Honda non è contenta della partenza che le sue moto stanno facendo, mentre in questo Yamaha va molto bene. Probabilmente daranno un occhiata al funzionamento della loro frizione per far sì che le moto scattino meglio al via. I piloti comunque devono fare la loro parte, cercando un set-up che dia loro la massima aderenza ed il massimo angolo di piega al primo giro. Si tratta di una combinazione di tutte queste cose”.

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MotoGP 2013 - Prove Libere Misano
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