Milano Garmisch con la R 1200 RT: un viaggio lungo quanto una compilation!

Milano – Appuntamento alle 9.00, puntuali nella sede di BMW Motorrad di Milano, per raggiungere Garmisch in Germania, dove si svolge ogni anno il più importante raduno internazionale della BMW (Motorrad Days 2010), e che per me, a differenza di molti miei compagni di viaggio è una esperienza assolutamente nuova.

Questo perchè, negli ultimi tre anni, a causa di una serie ripetuta di problemi fisici accanitisi contro di me ho dovuto più volte rimandare il mio viaggio alla scoperta di uno dei raduni più partecipati d’Europa. La prima proposta infatti arrivò nel 2007, ma le complicazioni di una protrusione discale e relativo mal di schiena fecero rapidamente capire come l’unica cosa fattibile era declinare l’invito dopo gli immancabili ringraziamenti. Purtroppo la stessa cosa avvenne anche nel 2008 e 2009 per motivi più o meno simili e sempre rigorosamente sincronizzati con l’arrivo della bella stagione e l’avvicinarsi delle ferie estive.

Quando ormai avevo accantonato l’idea di presenziare all’interessante raduno teutonico, ecco arrivare inaspettatamente una chiamata last minute alla quale non si poteva che rispondere “presente”. Sarà che le cose organizzate all’ultimo momento sono spesso quelle che riescono meglio, sarà che gli imprevisti non smettono mai movimentare le nostre giornate ma anche stavolta qualcosa stava per andare storto, dal traffico sul grande raccordo anulare ad un aereo perso per pochi minuti, il successivo annullato per problemi tecnici e l’ultimo aereo disponibile che parte con circa un ora di ritardo dopo un imbarco leggermente travagliato.

Il meteo promette caldo torrido durante il viaggio di partenza mentre un forte temporale sembra doversi abbattere sul nostro cammino durante il viaggio del ritorno, ma il nostro incedere fiducioso ripone ogni speranza negli errori dei metereologi. Al momento della partenza troviamo un vasto assortimento di piloti e moto, tutte piuttosto comfortevoli e non solo perché sono tutte delle BMW, ma anche perché la maggior parte dei modelli sono delle R 1200 GS (standard o adventure) affiancate a delle regali R 1200 RT, non manca qualche guizzante F 800 GS ed una R 1200R.

Io penso “basta evitare questi ultimi due modelli… ed il gioco è fatto” di R ce ne è una sola e appare già pre assegnata all’ottimo Costantino, amico e collega di lungo corso nonché stradista esperto e instancabile, per lui macinare chilometri è una necessità di vita, non a caso è giunto a Milano come me partendo da Roma, con l’unica differenza che all’aereo ha preferito la moto… giusto per mantenere la sua media settimanale mai inferiore ai 1.500km in moto. Insomma non appena evitata la R e il suo piccolo cupolino, scopro di essere destinato alla convivenza con una bellissima F800 GS bianca modello anniversary dotata di un piccolo bauletto posteriore e di un bellissimo scarico in carbonio made in Akrapovic.

Insomma considerando la concorrenza e le scelte disponibili, molto probabilmente è questo il mezzo dello smanettone (e forse per questo è toccato a me…), questa F800GS è senza dubbio anche la moto più maneggevole e divertente del lotto… se non fosse che i chilometri che ci dividono da Garmish sono circa 550 per niente costellati di tratti fuoristradistici nei quali far valere le doti della piccola GS alzando polveroni su strade sterrate. Fortunatamente non tutti pongono il comfort in cima alle proprie priorità, diventa quindi facile lo scambio della mia fiammante GS 800 con una lussuosa RT full optional che la sorte aveva affidato al nostro dinamico fotografo Campelli, un uomo con l’off road nel sangue (e non solo…) per il quale le leggera 800 sfora largamente ogni eventuale necessità per il turismo a lungo raggio.

“ok – penso io – la parte più importante è risolta, ora non resta che impugnare rapidamente il pc per scaricare su una pennetta USB una sostanziosa compilation di file MP3 che faccia da adeguata colonna sonora al nostro viaggio attraverso le alpi”. Detto fatto, durante i preparativi del gruppo oltre due giga di rock d’annata aveva preso il posto delle cartelle stampa e delle centinaia di foto che poco affollavano la prima pennetta usb che mi è capitata tra le mani. Si parte subito in tangenziale con uno Springsteen d’annata e la sua bellissima Street of Philadephia per salire sulla valassina direzione Lecco seguendo le note Patty Smith e della sua Because the Night.

Costeggiamo “quel ramo del lago di Como che volge a levante” ascoltando le note e le urla di Bob Dylan e dei suoi Urricane, Sarah e Wath good am i… Nel frattempo la sontuosa RT oltre all’impianto stereo di buona qualità ci offre una sella soffice e comfortevole, una ottima protezione aerodinamica, soprattutto con il parabrezza elettronico spostato nella posizione più alta e una generosa risposta del propulsore. Il peso si avverte poco e solo in fase di manovra, la maneggevolezza è ovviamente inferiore rispetto ai modelli R1200 GS dato il baricentro e le leve poste più in basso ma è comunque facilissima e molto rapida nell’assecondare cambi di direzione insieme alle più diverse intenzioni del suo pilota.

Sui tratti più veloci poi apprezzo compiaciuto il sistema cruise control, fantastico in autostrada ma utilizzabile anche su tangenziali e super strade grazie alla facilità di inserimento e all’immediato sganciamento del sistema non appena si esercita la minima pressione su uno dei due freni. Il viaggio procede attraverso la Val Chiavenna per poi salire rapidamente di quota una volta giunti ai piedi delle alpi. Ovviamente il nostro percorso non prevede autostrade ma un percorso piuttosto tortuoso attraverso i paesaggi incantati delle alpi svizzere che separano l’Italia dalla Germania.

Saliamo rapidamente grazie ad una serie ravvicinata di tornanti e curvoni in salita che ci portano sull’altopiano che contorna Saint Moritz, qui si apre ai nostri occhi un paesaggio quasi irreale che sembra uscito da un quadro dei migliori paesaggisti ottocenteschi come Segantini, Lojacono e Fontanesi, o come ricorda più simpaticamente un compagno di avventura, delle montagne che sembrano uscite dal desktop del primo Windows 95!

I numerosi laghi presenti nella distesa che precede Saint Moritz appaiono tutto ricchi di vita con barche di ogni. Lo spettacolo più bello viene a noi riservato dalle colline a più alta quota, qui la cura maniacale di ogni particolare, i prati infiniti e perfettamente curati, le legnaie vuote ma impeccabilmente mantenute sembrano riportarci indietro di qualche decennio.

Nel frattempo la nostra compilation ci riporta al presente con le note strazianti di alcune poesie chiamate canzoni e raccontate dalla voce del grande Fabrizio De Andrè. Il suo blues popolare lascia poi di nuovo spazio al rock così terminiamo di attraversare la svizzera sotto le note dei Dire Straits e del loro album Money for nothing. La strada diventa più veloce rettilinea così le pedane della nostra RT hanno beneficiano di un po’ di riposo dopo i ripetuti incontri ravvicinati con l’asfalto avuti nei chilometri precedenti.

Efficace il propulsore ricco di coppia e parco nei consumi e nelle vibrazioni, divertente ai regimi più alti con il suono allo scarico che rassomiglia all’urlo di una sportiva quando ci sia avvicina alla soglia dei 7.000 giri di strumento. Il caratteristico motore boxer infatti è stato ancora migliorato: nell’attuale versione è stato adottato il tipico sistema DOHC che ha esordito la prima volta sul motore della HP2 Sport e che garantisce 120Nm per una potenza di 110 CV. Con la particolarità che le valvole gestito dal medesimo albero a camme sono una di aspirazione l’altra di scarico, questo perché gli alberi sono disposti in modo longitudinale.

Qualche anno fa criticammo due cose di questa moto la frenata non troppo incisiva e il sistema di azionamento delle frecce ormai innaturale e troppo diverso dal resto del mondo (seppur caro a molti bmwisti DOC), il nuovo modello dopo aver ridotto il peso e migliorato la guidabilità già a partire dalla precedente versione, propone un sistema classico di azionamento delle frecce e un impianto frenante degno di una sportiva.

Una volta passato il confine ed entrati in suolo tedesco i pendii si fanno più vicini tra loro e le valli più strette e eterogenee, il clima sembra meno caldo e lunghe distese di boschi fanno da cornice al nostro incedere regolare mentre Wish you were here dei Pink Floid accompagna i nostri ultimi chilometri verso Garmish. Alpi rocciose e brulle tutte coperte da un colore rosato che si accentua all’imbrunire, nascosto e annegato tra chilometri di bosco alpino, lontana da ogni altro centro urbano sorge Garmish-Partenkirchen, situata nella parte meridionale dell’Alta Baviera, a circa 10 km dal confine con l’Austria autentico paradiso per gli sciatori di mezza Europa nel periodo invernale, diventa la meta di migliaia di motociclisti durante il mese di luglio.

Quando la piccola cittadina con case affrescate e tedeschi in abiti tipici vede alterare la sua proverbiale tranquillità da gruppi di motociclisti di ogni sorta. Dai sidecar alle sportive, dalle moto d’epoca alle tecnologiche gran turismo, tutti uniti dalla passione per le due ruote e per il marchio dell’elica. Nella seconda parte di questo articolo vi proporremo una interessante descrizione delle più belle moto incontrate e con una galleria ricca di moto insolite e particolari.

Una volta in centro spegniamo la nostra RT e con lei il surround dello stereo già precedentemente ridotto con il diminuire della velocità, inizia ora il nostro tuffo nel mondo BMW fatto di folclore e motociclisti festanti, delle loro moto personalizzate fino all’eccesso, di acciaio lavorato e di motori rombanti, tutto condito per tre giorni con fiumi e fiumi di birra… e stavolta non è un modo dire! Be tuned…

Piace
Maneggevolezza insospettabile
Motore potente e regolare
Efficacia nelle lunghe percorrenze
Comfort di marcia e piacere di guida
Riparo aerodinamico e layout e nei componenti

Non piace
Consumi che salgono a velocità sostenuta
Prezzo alto nonostante la qualità
Mancanza delle casse audio posteriori