Incidenti fine settimana, primo semestre: stabile il numero delle vittime fra i motociclisti
Nei primi sei mesi del 2010, secondo i dati elaborati dell’Osservatorio il Centauro – Asaps è confermato l’andamento negativo, registrato nel primo quadrimestre, della gravità degli incidenti del fine settimana.
Secondo i rilievi della sola Polizia Stradale e dei Carabinieri, rispetto ai primi sei mesi del 2009, si registra una leggera diminuzione del numero complessivo dei sinistri, passati da 23.840 a 22.863, -977 incidenti pari a un calo del 4,1%, e dei feriti passati da 18.342 a 17.945 -2,2%, ma le buone notizie finiscono qui. Infatti aumentano i morti che da 578 dello scorso anno sono aumentati a 617 (+6,7%) di questo primo periodo del 2010. 232 avevano un’età inferiore ai 30 anni, +10,5% rispetto ai 210 under 30 del 2009. Le vittime fra i giovani salgono al 37,6% del totale dei decessi (erano il 36,3%).
Stabile il dato delle vittime di incidenti con coinvolte le due ruote, passate da 187 nel 2009 a 188 nel 2010. Stabilità che secondo quanto riporta l’Asaps potrebbe essere dovuta al maltempo che ha imperversato nei week end fino a giugno. Si teme che le mortalità aumentino in considerazione del fatto che a fine aprile gli incidenti mortali che coinvolgevano motociclisti erano calati del 30% ed in soli due mesi hanno pareggiato il primo semestre 2009. Qui i numeri terribili dell’ultimo tragico week end per i motociclisti.
La fascia oraria più terribile è quella notturna. Sono 200 infatti le persone che hanno perso la vita nei 178 incidenti notturni, quelli registrati nella fascia oraria cha va dalle 22 alle 06 del venerdì sul sabato e del sabato sulla domenica. Quest’ultimo dato, purtroppo, è uno dei più preoccupanti di questo primo semestre 2010. Infatti, rispetto al 2009, si registra un incremento del 19,8%, ovvero 33 decessi in più rispetto alle 167 vittime delle notti dei week-end dello scorso anno.
La percentuali dei sinistri mortali notturni ha fatto un preoccupante balzo in avanti, passando dal 28,9% dello scorso anno al 32,4% del primo semestre 2010. Anche sulla rete autostradale la situazione non è incoraggiante con un incremento a doppia cifra della mortalità. Ora si attende la riforma del codice della strada per sperare in una sostanziale inversione di rotta dei numeri.