Roehr eSuperbike: l'elettrica sportiva secondo gli americani

Di L. Lallai
Pubblicato il 20 lug 2010
Roehr eSuperbike: l'elettrica sportiva secondo gli americani


Il marchio Roehr lo conosciamo bene, è l’unica realtà di moto sportive americane, costruite con processi semiartigianali e delle scelte tecniche e stilistiche che tagliano fuori dal mercato “che conta”, inserendo il tutto in una nicchia non ben definita di prodotti ricchi di carisma, ma dal risultato radicale.

La già annunciata volontà degli yankees di mettere le mani sull’elettrico, ha portato Roehr a concepire la eSuperbike, che segue le caratteristiche eccentriche delle creazioni a carburante fossile dell’azienda, e non ci convince pienamente per l’estetica a pagnotta e la base di partenza su cui è stato sviluppato il progetto.

Partendo da una Hyosung, della quale mantiene il telaio, il nuovo reparto propulsivo prevede un motore AC per la versione eSupersport e due unità AC per le eSuperbike e RR eSuperbike. Le batterie utilizzate sono delle LiFePo4 che sviluppano 5.8 kWh e 7.7 kWh a seconda della versione. Riordinando i dati, la versione base eSupersport è la più soft, e sviluppa una potenza di 48cv per 142Nm di coppia, per 170kg di peso. Le versioni full power eSuperbike e RR eSuperbike, invece, sviluppano ben 96cv per 285Nm (!!) di coppia e si differenziano solo per la dotazione ciclistica, che prevede Ohlins e Brembo per la RR. Peso di 226kg. Autonomia stimata oltre le 100 miglia.

Roehr eSuperbike
Roehr eSuperbike
Roehr eSuperbike
Roehr eSuperbike

Detto questo avanziamo qualche dubbio sulla scelta telaistica, soprattutto per la versione eSuperbike, che mostra valori prestazionali decisamente alti, che non sappiamo quanto bene possano lavorare su un telaio sviluppato per un 650 bicilindrico stradale (notare il forcellone posteriore). Rimangono poi altri due grandi punti interrogativi.

Questa moto è davvero brutta. la carena integrale è un ricordo dei tardi anni ’80 che si poteva benissimo lasciare alla storia. Le linee morbide e totalmente avvolgenti, seppure aerodinamiche, creano un ammasso non meglio precisato di onde e curve, e se pensiamo al designer capace di questo, ci viene in mente solo un bambino che gioca con la plastilina o un progettista di buste per merendine da colazione.

Il prezzo è l’altra brutta notizia. Si parte dai 17.000 dollari (poco più di 13.000 €) per la eSupersport, fino ai 35.000$ (27.000€) della RR eSuperbike. Va bene per le prestazioni al top, ma c’è qualcuno che spenderebbe quella cifra per un chewingum masticato con il faro della GSX-R K4?

via | Asphalt&rubber

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