MotoGP Aragon, delusione per Dovizioso: "Non ho nessuna intenzione di correre in questo modo"
Il gap sembra incolmabile e oltre al distacco abissale dalle Honda e Yamaha ufficiali Dovizioso ha preso circa 9 secondi da Bradley Smith. I commenti dei piloti Ducati.
Le Ducati ripartono da Aragon con le ossa rotte, dopo aver bissato il risultato ben poco positivo del GP di San Marino. Ottavo posto per Andrea Dovizioso, nono per Nicky Hayden, con distacchi dal vincitore Marquez che superano i 40 secondi. Veramente troppo. E anche Dovizioso inizia a perdere la pazienza: dopo la gara di ieri la scontentezza del forlivese era evidente e le sue dichiarazioni, anche sul futuro del team Ducati, sono state chiare:
“Tutti sanno che sono uno realista, fino a quando non vedrò come sarà la situazione non voglio dire nulla sul prossimo anno. Bisogna essere positivi ma anche obiettivi, la situazione non è chiara, quando lo sarà spero di poter essere contento. Personalmente sto facendo di tutto, non mi sto limitando al compitino, prendere 40 secondi non è bello e non ho nessuna intenzione di correre in questo modo.”
Si parla di una ristrutturazione in casa Ducati Corse, ma ancora non sono stati fatti nomi, l’unica certezza al momento è che Gobmeier smentisce l’arrivo di Dall’Igna da Aprilia. La prossima stagione è ancora lontana e ora l’unico obiettivo è partire per l’oriente cercando di limitare i danni e chiudere il 2013 alla “meno peggio”. Il Dovi, che quest’anno non è mai riuscito a salire sul podio, ha così commentato la gara al Motorland:
“Sapevo che l’obiettivo massimo per me era di cercare di stare con Smith, ma purtroppo non ce l’ho fatta. I primi tre quarti di gara sono stati buoni, ho cercato di stringere i denti per rimanere con lui, ma quando siamo arrivati a nove giri dalla fine il grip della gomma dietro ha cominciato a calare e non sono riuscito ad arrivare in fondo assieme a lui. Mi dispiace perché era il mio obiettivo per questa gara. Come avevo già detto venerdì dopo le prove, questa è una pista poco adatta a noi perché il nostro limite è non riuscire a far girare la moto velocemente, mentre qui sarebbe molto importante poterlo fare, e con il calo delle gomme il problema aumenta.”
Gli fa eco Hayden: lo statunitense, in partenza a fine stagione, ammette le sue colpe, dopo un week end difficile dove non è mai riuscito a essere incisivo:
“E’ stato un weekend davvero difficile. Abbiamo provato tante cose per trovare un livello soddisfacente di grip e in frenata, ma non siamo riusciti a fare molti progressi. La mia partenza è stata buona ma poi la moto ha iniziato a saltellare e ho perso qualche posizione. Sono riuscito a riguadagnare un paio di posizioni e poi due volte sono andato largo all’ultima curva. Verso la fine sono finito nella ghiaia dopo un ‘dritto’ alla curva 12, dove ho avuto problemi durante tutto il weekend. Ho perso dodici secondi e una posizione, che lottando ho potuto poi riguadagnare. La gara per me è stata dura e certamente il feeling con la mia GP13 non è stato ottimale per tutto il weekend, ma anch’io ho contribuito facendo troppi errori. Non sono per nulla soddisfatto, quindi non vedo l’ora di arrivare in Malesia e archiviare la delusione di questo GP.”
Ristrutturazione, questa la parola d’ordine a Borgo Panigale, anche se non sono noti né i nomi né le tempistiche per rimediare a una situazione veramente difficile. Lo stesso Paolo Ciabatti, Direttore Progetto Ducati MotoGP, ammette che al momento questo è il potenziale della GP13 e che ovviamente è ben lontano dagli obiettivi postisi e dai risultati sperati:
“Dopo le prove sapevamo che oggi sarebbe stato difficile per i nostri piloti poter puntare più in alto dell’ottavo posto. Purtroppo per il momento questo sembra essere il nostro potenziale. Andrea ha lottato bene con Smith fino a quando l’aderenza dello pneumatico posteriore ha iniziato a calare e Nicky invece ha avuto una gara più difficile, senza mai trovare un buon feeling con la sua moto. Ovviamente non siamo soddisfatti e non c’è molto altro da aggiungere.”