SBK, Sykes scaramantico non parla del titolo ma sente la vittoria in pugno

Come nel 2012 il mondiale SBK si deciderà ancora una volta all'ultima gara, ma quest'anno Sykes è deciso a non farsi soffiare nuovamente il titolo.

Di Francesco
Pubblicato il 7 ott 2013
SBK, Sykes scaramantico non parla del titolo ma sente la vittoria in pugno


L’anno scorso era stato Max Biaggi a beffarlo all’ultima gara, vincendo il titolo con solo mezzo punto di vantaggio. Quest’anno Tom Sykes (Kawasaki Racing Team) non ha nessuna intenzione di ripetere l’amara esperienza e grazie all’imperiosa doppietta di Magny Cours tiene le due Aprilia a debita distanza, assicurandosi un discreto margine, che gli consentirà, a Jerez, di gestire strategicamente la situazione. Sempre che Sykes, pilota istintivo e che tira sempre al massimo, non provi a conquistare un’altra doppietta infischiandosene delle strategie…

Si decide tutto il 20 ottobre a Jerez de la Frontera, in Spagna, ultimo appuntamento di un Mondiale Superbike 2013 mutilato della gara conclusiva in India. Trentasette punti di vantaggio su Laverty e trentotto su Guintoli: il titolo è a un soffio, basta non lasciarlo sfuggire. Ma Sykes non vuole sentirne parlare, perlomeno fino a quando il nuovo campione non sarà matematicamente lui e anche se con 9 vittorie durante la stagione in corso ci sono pochi dubbi su chi sia stato il migliore fino ad ora:

“E’ splendido conquistare una doppietta qui e con due piccoli cambiamenti alla moto in gara due. Cerchiamo sempre la perfezione, è questo quello che facciamo delle nostre vite. Quando sei al limite per tanto tempo anche dei piccoli cambiamenti possono dare un grande vantaggio. La moto era perfetta da guidare e durante le gare è andata molto bene e anche le condizioni della pista erano ottimali. Magny Cours è stata generosa con me, la moto e le altre Kawasaki. Alla fine di gara 2 stavano iniziano a cadere la pioggia e stava diventando un problema amministrare il vantaggio, nonostante non avessi molta prssione addosso. Il posteriore mi slittava parecchio: rimane ancora del lavoro da fare ma la cosa positiva è che siamo stati al top per tutta la stagione.”

Ben più staccato David Salom, il temporaneo compagno di team che sta sostituendo Loris Baz e che ha tagliato il traguardo all’11° posto in entrambe le gare, a conclusione di un week end non troppo brillante e costellato da numerose cadute:

“E’ stato un week end duro. Il team ha lavorato duramente per me, dopo ben tre incidenti, ma sono felice delle posizioni raggiunte in entrambe le gare, perché dimostrano alcuni progressi e in gara 2 sono stato più veloce- Era possibile finire meglio, se avessi potuto pilotare una Superbike per tutta la stagione, sono sicuro che sarebbe andata meglio.”

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