Dovizioso verso Sepang: "Possiamo sperare in qualche miglioramento"
Il Ducati Team si appresta ad affrontare la trasferta in Malesia con la speranza di un'inversione di tendenza nei risultati, ma le chances sono obiettivamente ridotte.
Il 2013 si stà rivelando come il peggior anno nella storia di Ducati in MotoGP: sin dal 2003, stagione di debutto della Desmosedici nel massimo campionato di velocità motociclistico, il team ufficiale di Borgo Panigale è infatti sempre riuscito a centrare l’appuntamento con il podio in almeno un’occasione, ma quest’anno né l’esperto Nicky Hayden nè il neo arrivato Andrea Dovizioso sono riusciti ad avere il piacere di chiudere una gara nei primi 3. E visto lo ‘spessore’ della concorrenza, le cose non sembrerebbero destinate a cambiare negli utlimi 4 rounds della stagione.
I migliori piazzamenti stagionali sono arrivati per entrambi i piloti in occasione del GP di Francia, svoltosi a Le Mans a metà Maggio, con il forlivese quarto alla sua quarta uscita con la GP13 (a 10″ dal vincitore Pedrosa) e l’americano quinto (a +18″). Nel seguente round del Mugello gli uomini in Rosso avevano invece chiuso al 5° e 6° posto, ma da allora in poi non sono più riusciti ad uscire da una routine che li ha visti invariabile chiudere tra la 7a e la 10a posizione, spesso uno in scia all’altro dopo una gara condotta ‘in parata’ e lontano dalle posizioni che contano.
Questa palese mancanza di risultati si è ovviamente tradotta in frustrazione per i piloti: sia Dovizioso che Hayden infatti hanno recentemente esternato la delusione per la mancanza di risultati e di un vero e proprio ‘sviluppo’ della moto, questioni che sembrerebbero affliggere il reparto corse Ducati da ormai qualche tempo.
Dopo una seconda parte di campionato che ha visto la GP13 trovarsi più spesso invischiata nella lotta con le migliori CRT piuttosto che con i prototipi factory giapponesi, le possibilità che il trend di risultati possa invertirsi in Malesia sono obiettivamente minime. Senza novità di rilievo all’orizzonte e su una pista molto familiare per tutti i vari piloti e team, ad Andrea Dovizioso non resta che sperare in un qualche progresso con la’attuale materiale nell’attesa di tempi migliori:
“Sepang è una delle mie piste preferite, anche se a febbraio i test invernali non sono andati molto bene per noi. La nostra moto sembrava avere qualche difficoltà su questa pista, soprattutto perché il livello di grip è davvero scarso, ma adesso le condizioni dovrebbero essere diverse e possiamo sperare in qualche miglioramento. In ogni caso andiamo a Sepang per spingere al massimo come sempre e per cercare di divertirci in gara.”
Come noto, Nicky Hayden lascerà il Ducati Team a fine anno per far spazio al britannico Cal Crutchlow – è dato ormai per fatto il suo accordo con il team Aspar, team ‘di punta’ di Aprilia in MotoGP – e anche per lui l’obiettivo non può che essere di ottenere il massimo possibile da quello che passa il convento:
“Dopo la Spagna é stato bello per me tornare a casa negli USA per il matrimonio di mia sorella minore, ma adesso non vedo l’ora di arrivare in Malesia e dimenticare la gara di Aragón. Il GP di Sepang segnerà l’inizio di tre settimane importanti per me, e darò il massimo per ottenere almeno un buon risultato in questa tripletta. Sappiamo che sarà difficile, a cominciare dalla gara in Malesia, ma Sepang è una pista molto bella e che ha di tutto: rettilinei, curve veloci e curve lente. Andiamo lì con l’intenzione di fare meglio che ad Aragón. Non vedo l’ora di scendere di nuovo in pista.”
A Sepang il Ducati Team ha vinto in tre occasioni in passato, con Loris Capirossi e Casey Stoner, ed il team manager Vittoriano Guareschi si augura che questa statistica sia di buon auspicio per la trasferta malese, cui seguiranno i rounds di Phillip Island e Motegi prima del ritorno in Europa per ‘gran finale‘ di Valencia:
“Sepang è la prima di una tripla trasferta molto intensa, e sarà importante fare un buon lavoro di messa a punto già dal primo turno di prove, perché le condizioni potrebbero essere variabili nel periodo in cui andiamo a correre. L’anno scorso la gara è stata interrotta per un nubifragio e dunque può accadere di tutto. Noi comunque continuiamo a lavorare sodo perché crediamo sia ancora possibile fare qualche buon risultato nelle gare che ci separano dalla fine della stagione.”