Qualifiche coi ... "botti". A terra anche Lorenzo e Rossi. Pole di Pedrosa. La sorpresa è Spies (2°)
Anche gli “dei” cadono. E non solo loro.
Le movimentate qualifiche di Brno, con pista e condizioni atmosferiche buone, premiano Dani Pedrosa (terza pole stagionale: 1’56.508) e illuminano il debuttante Ben Spies (per la prima volta secondo), ma soprattutto sono un festival di cadute.
Ne fanno le spese, proprio negli ultimissimi minuti, addirittura Valentino Rossi (quinto tempo) e Jorge Lorenzo (terzo tempo), dopo che erano già ruzzolati Hayden e Barbera, e prima ancora Bautista, Simoncelli (due volte) e De Puniet.
Praticamente metà dello schieramento … a terra. La MotoGP continua a riservare sorprese non proprio … graditissime.
Ancora: qualche sprazzo di Stoner (il “canguro” continua a non convincere) e di Dovizioso (sempre altalenante) che rispettivamente aprono e chiudono la seconda fila.
Poi un risvegliato Edwards (settimo), davanti ad Hayden, ballerino. Fino a Stoner, tutti sotto l’1 e 57.
Anche in un circuito “guidato” qual è Brno, la Honda dimostra che non è solo HP, spinge forte e si fa guidare, permettendo a un inarrestabile Pedrosa (se si libera delle solite paturnie) di giocarsi la vittoria.
La sorpresa, lietissima e attesa, è Spies: il rookie della Yamaha (satellite) su un tracciato conosciuto, sempre più a proprio agio nella clsse regina, ha messo in riga tutti (meno Pedrosa), a dimostrazione che il mondiale SBK non è di serie “B” e che la classe non è acqua.
Poco da dire degli altri italiani, faticano tutti e per trovarli, bisogna leggere la classifica all’incontrario. Peggio di così…
Domani, rischio acqua. In testa può esserci bagarre. Ma chi ci crede?
Anche perché i più saranno poco invogliati (sbagliando) a seguire la pista, nell’attesa del dopo corsa, con l’annunciato matrimonio Rossi-Ducati. Vedremo.