TEST DI DURATA Yamaha XT1200Z Super Ténéré: in fuoristrada

Di L. Lallai
Pubblicato il 24 ago 2010
TEST DI DURATA Yamaha XT1200Z Super Ténéré: in fuoristrada


Ultima settimana in compagnia della Yamaha XT1200Z Super Ténéré, ed eccoci a descrivere il comportamento della tuttoterreno di Iwata dove l’asfalto finisce, dopo averla vista impegnata sui passi appenninici per una bella sessione di turismo in coppia. Per tenere fede alla fama della sua progenitrice, ci aspettavamo doti fuoristradistiche buone, ma il nostro giudizio è andato decisamente oltre.

Pneumatici on-off e ruota anteriore da 19″ tradiscono la vera attitudine della ST, più votata all’enduro soft che alle grandi imprese in mezzo a sassi e fangaie. Dopotutto il peso conta molto in queste condizioni, e dove ci sono passaggi lenti la sua agilità viene meno, diventando quasi infingarda, ma contestualizzando il tutto in una dimensione di lunghi sterrati non troppo impervi possiamo premiarla con il massimo dei voti.

Il segreto della sua efficienza è da ricercare nella stessa caratteristica che la rende terribilmente piacevole anche su asfalto, il telaio e l’equilibrio generale. I pesi sono ripartiti in modo così perfetto che anche il fuoristrada viene affrontato sicuro come l’asfalto: avantreno piantato in traiettoria e posteriore che spazzola seguendo il nostro volere e senza mettere in difficolità la ciclistica e il pilota.

Test di durata XT1200Z Super Ténéré in fuoristrada
Test di durata XT1200Z Super Ténéré in fuoristrada
Test di durata XT1200Z Super Ténéré in fuoristrada
Test di durata XT1200Z Super Ténéré in fuoristrada
Test di durata XT1200Z Super Ténéré in fuoristrada
Test di durata XT1200Z Super Ténéré in fuoristrada
Test di durata XT1200Z Super Ténéré in fuoristrada
Test di durata XT1200Z Super Ténéré in fuoristrada

Traduci il tutto in una esperienza easy e profondamente appagante, che fa sentire enduristi anche coloro non hanno mai messo ruote oltre il bitume. Leggendo in chiave di mercato, invece, possiamo senza dubbio candidarla come migliore offroader fra le endurone stradali, mettendola sul ring, senza paura, contro la regina della categoria e del mercato italiano, la BMW R1200GS.

Per divertirci come bambini basta qualche click sulla gestione elettronica della moto: modalità Touring e ABS disinserito (il nostro Lorenzo Baroni ci insegna come disattivarlo, non avendo un tasto dedicato) sono la ricetta della felicità. Anche l’ABS on e il TCS in modalità poco invasiva fanno un lavoro egregio, ma con la terra le frenate rischiano di allungarsi parecchio, meglio un totale controllo del pilota su entrambi i freni in modo distinto.

In queste condizioni, il consumo si è alzato notevolmente. I continui powerslide, le frenate con ripartenze e le manciate di gas hanno portato la media a 6.4 litri ogni 100km. Sono più o meno 12km al litro. Nonostante il motore sia poco assetato in condizioni di guida normale, quando si spinge un po’ i benzinai si leccano i baffi. Al momento della prova in off, siamo arrivati a circa 3.000km di “vita quotidiana” del turista medio, target più indicato per questa ST

Nel prossimo post, concluderemo la nostra prova a lungo termine, con un elenco dei pro e contro dell’XT1200Z. E risponderemo alle domande che ci avete rivolto dal primo post dedicato a lei. Ovviamente se avete altre curiosità, sfruttate i commenti qui sotto. A giudicare dalle domande precedentemente rivolte, prevedo un bel dibattito a base di Ténéré Vs. GS1200.

Test di durata XT1200Z Super Ténéré in fuoristrada
Test di durata XT1200Z Super Ténéré in fuoristrada
Test di durata XT1200Z Super Ténéré in fuoristrada

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