Ducati, scelta pesante. Addio o arrivederci alla Sbk?
A Borgo Panigale ci hanno preso gusto a puntare sulla comunicazione ad effetto, a … “giocare” con le notizie. E sono giochi seri. Prima l’annuncio dell’acquisto in MotoGP di uno come Valentino Rossi, poi, l’annuncio (oggi pomeriggio) dell’abbandono momentaneo del mondiale SBK.
Si tira fuori la storia dei regolamenti, di quel che cambierà nel 2012, che serve un anno per prepararsi al top. Tutto vero, tutto giusto. Ma chi ci crede? Nelle corse l’anno “sabbatico” ha mietuto fior di vittime, sia riguardo ai piloti, sia riguardo alle Case. Stavolta tocca alla Casa bolognese, che non esce bene dal 2010, né dalla MotoGP, né dalla SBK.
In particolare, nel campionato derivate di serie, la Rossa si trova nel pettine i nodi di mesi e mesi di errori fatti in termini strategici, tecnici, di scelta di piloti ecc. La Ducati ha grandi meriti e corre da sempre, con grandissimi risultati, nella SBK. Ma nessuna Casa (Ferrari docet) vive sugli allori.
Le corse sono fatte per correre. I mondiali si vincono (e si perdono) in pista, nel confronto con gli altri. Ma la faccia si può perdere così. E adesso? C’è solo da sperare in un ripensamento. Che, ovvio, non ci sarà. Un brutto colpo per la WSBK. Soprattutto un brutto colpo per la Casa italiana. C’è solo da sperare che non sia l’inizio di una debacle annunciata. Non sarebbe la prima volta.