Marquez in prima fila a Phillip Island: "Darò il 100% come sempre"

In gergo tennistico, il GP di Australia rappresenterebbe il primo ‘match-ball’ stagionale per Marc Marquez (Honda Repsol), che forte di 37 punti di vantaggio in classifica sul suo immediato inseguitore a 3 gare dal termine, il pole man di oggi Jorge Lorenzo (Yamaha Factory Racing), potrebbe festeggiare già domani il suo primo titolo mondiale nella classe regina del Motomondiale. Il secondo posto da lui ottenuto nelle qualifiche di oggi è sicuramente di buon auspicio, ma con un Lorenzo così in forma i festeggiamenti potrebbero essere rinviati.

Per conquistare subito la corona iridata, Marquez dovrebbe quindi conquistare domani 7 punti in più del Campione del Mondo in carica (ad esempio vincendo la gara e con il rivale non secondo all’arrivo), ma vista la forma messa in mostra dallo spagnolo della Yamaha nelle prime due giornate, è più probabile che vedremo le magliette celebrative preparate da HRC a Motegi, dove tra 7 giorni avrà luogo il GP del Giappone.

Fino ad ora comunque non si può dire che Marquez abbia avuto un atteggiamento conservativo al weekend di gara, visto che ha collezionato una caduta sia nelle libere di ieri che in quelle di questa mattina, ma alla luce di un vantaggio così importante, il fenomenale spagnolo può anche permettersi di non esagerare con i calcoli, purché eviti di collezionare zero punti nella gara di domani. Il fatto di partire in prima fila al fianco del Campione del Mondo uscente (1′28.120, a +0.221 dalla pole) nonostante l’incognita del formato ‘flag-to-flag’ che obbligherà tutti a cambiare moto in gara, rappresenta comunque una buona garanzia in vista del GP di domani, e per Marquez era questa la cosa più importante per oggi:

“L’obiettivo di oggi era quello di ottenere la prima fila per domani, e ci siamo riusciti. Sapevamo che Jorge e Valentino sarebbero stati molto veloci sul giro singolo con la nuova mescola morbida, cosa che infatti hanno dimostrato oggi. Jorge, Dani e Valentino hanno un grande passo, ma penso di poter stare con loro. Dopo i problemi con i pneumatici, la gara sarà ‘flag-to-flag’, che per me è la prima volta. Sarà interessante, anche se avrei preferito una gara più breve, ma questa è stata la decisione dalla Direzione Gara. Vedremo se nel warm up saremo in grado di provare alcune modifiche dell’ultimo minuto, ma poi in gara daremo il 100% come sempre.”

Dani Pedrosa, fresco vincitore del round di Sepang, è invece tutt’altro che soddisfatto del suo quinto posto odierno. Il suo miglior crono, 1:28.748, ‘paga’ 8 decimi e mezzo alla strepitosa pole di Lorenzo, e non è stato sufficiente neppure per mettersi alle spalle la RC213V di un convincente Alvaro Bautista (Honda GO&FUN Honda Gresini), ma lo spagnolo può fare comunque affidamento sulla sua riconosciuta abilità in partenza, che potrebbe permettergli di azzerare lo svantaggio già prima della prima curva. Ad ogni modo, Pedrosa è tutt’altro che soddisfatto della sua prestazione nelle qualifiche:

“Non cerco scuse: le qualifiche non sono andate bene per noi ed io non sono stato veloce. Tuttavia, in generale, le sessioni di prova sono state positive per noi. Adesso ci è stato detto che la Direzione Gara ha deciso di fare la gara su 26 giri con il formato ‘flag-to-flag’, ed io non credo che questa sia la soluzione migliore, ma questo sarà comunque lo scenario che ci troveremo davanti e noi faremo del nostro meglio per essere pronti.”